Hyrgal - Session Fun​é​raire Anno MMXXIII |

HYRGAL – Session Fun​é​raire Anno MMXXIII

Gruppo: Hyrgal
Titolo: Session Fun​é​raire Anno MMXXIII
Anno: 2023
Provenienza: Francia
Etichetta: Les Acteurs De l’Ombre Productions
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TRACKLIST

  1. Deuil Éclair
  2. Phalanges Assassines
  3. Épique Spleen
  4. Gorge Blanche / Surin Noir
  5. 炎が秒を貪り食う場所 (Honō Ga Byō O Musabori Kuu Basho)
  6. Dark Endless [cover Marduk]
DURATA: 25:15

Ormai è chiaro da un paio di decadi a questa parte che i nostri cugini d’oltralpe sono stati in grado di consolidare la loro centralità nel mondo del black metal, al punto tale da produrre un suono distintivo di quelle terre. Sebbene gli Hyrgal non siano certo il primo nome che viene in mente quando si parla di black metal francese, la formazione capitanata da Clément Flandrois (Svart Crown) ha alle sue spalle una discografia di tutto rispetto. Aristocrazia, e nella fattispecie Giup, ha seguito le loro uscite passo a passo a partire dal debutto Serpentine (2017), passando dal successivo Fin De Règne (2020), fino ad arrivare a Hyrgal dell’anno scorso.

Ora però, a breve distanza dall’ultima uscita, gli Hyrgal danno alle stampe questo EP intitolato Session Funé​raire Anno MMXXIII, e il risultato si potrebbe definire breve ma intenso. Questa intensità è dovuta prima di tutto a un atteggiamento alla composizione che appare vivace, come una volontà di proporre un numero di riff sopra la media del genere, senza lasciare troppo spazio a ripetizioni, mettendo in secondo piano nel contempo gli aspetti più vicini al doom che affioravano in passato, a favore di un modo di intendere la musica generalmente più aggressivo. In questo senso la cover di “Dark Endless” dei Marduk sembra chiudere il discorso con la dovuta brutale eleganza.

Il terzetto iniziale di brani ci mostra che esistono diversi modi per suonare black metal senza sognarsi nemmeno di oltrepassare i limiti del genere: queste tracce sono per lo più aggressive e dirette, anche se non mancano aperture atmosferiche dai toni foschi (“Épique Spleen”), mentre in diversi tratti sfoggiano spunti progressive che rendono il tutto meno banale. Segue “Gorge Blanche / Surin Noir” dove gli equilibri si invertono: molti degli elementi del suono degli Hyrgal che nei tre brani precedenti avevano il ruolo di comprimari qui la fanno da padrone. Il brano è particolarmente tetro, le melodie si fanno complesse, irregolari, e sembra strizzare l’occhio alle frange più all’avanguardia del black francese, insomma il pezzo più interessante dell’EP.

In chiusura a seguire l’intermezzo ambient-noise il cui titolo in giapponese dovrebbe significare «dove le fiamme divorano i secondi», secondo Google Translate, c’è la già citata cover di “Dark Endless”, la title track del debutto dei Marduk. Gli Hyrgal hanno optato per una riproposizione fedele, che non suona grezza e truce come l’originale, ma che lo diventa in contrapposizione al resto dei brani, in quanto meno pregna di quello stile melodico e cerebrale che distingue la restante scaletta.

Tirando le somme, pur avendo diversi spunti melodici al suo interno, Session Funé​raire Anno MMXXIII esprime un approccio compositivo relativamente complesso — ma non troppo — che offre il proprio meglio a un ascolto attento. Difficile dire quanto ci sia di esperimento estemporaneo, operazione che di solito le formazioni affidano a prodotti di breve durata come questo, o quanto rappresenti i germi di sviluppi futuri. Nel presente, comunque, va riconosciuta agli Hyrgal la capacità di realizzare musica che coloro che masticano black metal troveranno sicuramente interessante.