IL BALLO DELLE CASTAGNE – Soundtrack For An Unreleased Herzog Movie
Gruppo: | Il Ballo Delle Castagne |
Titolo: |
Soundtrack For An Unreleased Herzog Movie
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Anno: | 2015 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | SPQR |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 49:19 |
Il Ballo Delle Castagne è arte a 360 gradi, Il Ballo Delle Castagne percorre sentieri in cui parole come «ostacolo», «confine» o «barriera» non hanno possibilità di esistere. È la terza occasione in cui il sottoscritto si getta all'ascolto di quanto prodotto dalla formazione nostrana ed è la terza volta che ne rimane totalmente rapito.
Che la creatura in questione sia al di fuori del comune credo sia abbastanza evidente: il connubio fra storia, musica, letteratura, spiritualità e cinematografia esibito in "Kalachakra" e nel successivo "Surpassing All The Other Kings" non lasciava nulla al caso, dando modo di abbandonare il piano dimensionale noto per accedere a uno in continua espansione e sovraccarico di emozioni, in cui era possibile effettuare dei veri e propri salti nel tempo con la mente, assorbendo e addentrandosi nel vissuto dell'umanità.
"Soundtrack For An Unreleased Herzog Movie" è sicuramente un'opera coraggiosa e che come si evince dal titolo rende nuovamente omaggio alla figura e alla visione capace di coniugare reale e irreale, vita documentata e innato surrealismo del regista Werner Herzog, fonte di innegabile ispirazione con pellicole quali "Aguirre, Furore Di Dio", "L'Enigma Di Kaspar Hauser", "La Ballata Di Stroszek", "Nosferatu, Il Principe Della Notte", "Cobra Verde", "Kalachakra, La Ruota Del Tempo" ed "Encounters At The End Of The World". Inoltre trae anche linfa vitale dalle lezioni cosmiche-new age impresse dai Popol Vuh del fu Florian Fricke, che in più di una circostanza fecero da colonna sonora dei film del suddetto maestro: la traccia posta in apertura, "In The Garden Of Popol Vuh", oltre a citare il nome del gruppo sa di tributo nei confronti di "In Den Gärten Pharaos", secondogenito discografico dei Tedeschi.
Il disco riesce d'altro canto a esibire una propria personalità, sfoggiando una musica idealmente in grado di trasmettere una mole infinita di immagini ed esperienze. Sacralità ancestrale e atmosfere mediorientali inondano "Il Pianto Di Cristo Su Gerusalemme" (brano splendidamente intarsiato dalla voce di Maetheliyah, già incrociata al tempo de "La Foresta Dei Suicidi" in "Kalachakra") e "Profumi D'Oriente", l'etereo suono del pianoforte e un magnetismo rituale caratterizzano "Sicut In Caelo" (dove viene citata l'opera letteraria "Il Maestro E Margherita" del russo Michail Bulgakov), mentre la decadenza si fa strada solenne e raggelante in "Il Sole Muore", poesia in note intensa e dai risvolti sonori crudeli.
Il lavoro sfodera così le mille e più sfaccettature in suo possesso e lo fa ricorrendo all'uso dell'acustica, dell sitar, dell'harpsichord, di sintetizzatori, moog, organo, campionature e di un'interpretazione magistrale di Aquarian.
Intraprendere un viaggio ci permette di sognare, concluderlo ci porta a tirare le somme e ricordarne sia i momenti piacevoli che quelli spiacevoli, rendendolo parte della nostra essenza; ma è il viaggio stesso ciò che più conta, che ci arricchisce e definisce con i suoi incontri e imprevisti. Questo sembra essere il messaggio che permea "Soundtrack For An Unreleased Herzog Movie": un tragitto per ognuno di noi, unico e stimolante, gentilmente donatoci da Il Ballo Delle Castagne.