IL CERCHIO D’ORO – Dedalo E Icaro | Aristocrazia Webzine

IL CERCHIO D’ORO – Dedalo E Icaro

 
Gruppo: Il Cerchio D'Oro
Titolo: Dedalo E Icaro
Anno: 2013
Provenienza: Italia
Etichetta: Black Widow Records
Contatti:

non disponibili

 
TRACKLIST

  1. Il Mio Nome È Dedalo
  2. Labirinto
  3. La Promessa
  4. L’Arma Vincente
  5. Una Nuova Realtà
  6. Oggi Volerò
  7. Il Sogno Spezzato
  8. Ora Che Son Qui (Icaro… La Fine)
DURATA: 48:51
 

Il Cerchio D'Oro è una realtà savonese, appartenente alla scena progressive rock del nostro Stivale, nata e morta una prima volta dopo aver rilasciato tre singoli sul finire degli anni Settanta.

La formazione creata dall'organista-tastierista Franco Piccolini e dai due fratelli Terribile (Giuseppe al basso, chitarra acustica e voce e Gino dietro le pelli) ha ripreso ufficialmente le attività nel 2008, con l'uscita del concept album di debutto "Il Viaggio Di Colombo", sotto l'ala protettrice della conterranea e attivissima Black Widow. Dalla produzione di quel lavoro sono dovuti trascorrere altri cinque anni prima che venisse dato alla luce il secondo disco "Dedalo E Icaro", ancora in accoppiata con l'etichetta di Massimo Gasperini, che punta nuovamente sulla formula del concept per narrare le vicende di due personaggi sicuramente noti un po' a tutti.

Il suono conferito ai pezzi è influenzato da artisti come la Premiata Forneria Marconi (non pare quindi essere un caso il fatto che uno dei tre video bonus racchiusi nella versione cd sia una bella esecuzione dal vivo di "Impressioni Di Settembre"), New Trolls, Delirium e Le Orme, sia nelle scelte atmosferiche che nell'impostazione delle sezioni progressive raffinate e ben articolate. Per quanto siano evidenti i rimandi alle melodie e all'aura ancestrale che in più di una circostanza riporta alla mente queste storiche compagini, tuttavia Il Cerchio D'Oro riesce a far trapelare il proprio carattere e la capacità di unire grinta e armonia.

La scaletta si presenta qualitativamente omogenea e mi risulta quindi complicato elevare un brano specifico al suo interno, data la più che buona resa di tutte le tracce. Forse il gruppo offre il meglio di sé nei momenti dediti unicamente allo sviluppo strumentale, pieni di assoli e rifiniture di pregio, ancor più arricchiti in tal senso dalle partecipazioni di ospiti illustri quali sono il batterista dei Trip, Pino Sinnone ("Il Mio Nome È Dedalo"), Martin Grice ed Ettore Vigo, rispettivamente fiatista e tastierista dei Delirium ("Ora Che Son Qui"), e Giorgio "Fico" Piazza, primo bassista della P.F.M. ("L'Arma Vincente").

"Dedalo E Icaro" non è un album perfetto e lascio a voi il compito di comprendere quali siano le imperfezioni che lo percorrono: è comunque un'opera libera e passionale, partorita da musicisti che hanno dato pieno sfogo al proprio essere, uno di quei lavori che gli appassionati del progressive made in Italy non faranno fatica a sentire proprio sin dalle note iniziali.