IMPALERS – Power Behind The Throne
Gruppo: | Impalers |
Titolo: | Power Behind The Throne |
Anno: | 2013 |
Provenienza: | Danimarca |
Etichetta: | Horror Pain Gore Death Productions |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 44:45 |
Cosa pretendiamo dalle nuove generazioni di amanti del thrash? La domanda sorge spontanea, dato che a tanti sembra non andare mai bene nulla: infatti se si è troppo "fedeli" all'originale, c'è l'accusa di essere delle spudorate copie che non vale la pena ascoltare e quindi si viene scartati in favore degli "originali"; invece chi prova a modificare il tiro è accusato di scimmiottare il genere, senza però farne realmente parte. In realtà non è rimasto nulla di nuovo da inventare o implementare nella proposta per convincere tutti, a fare la differenza sono perciò la capacità di scrittura, la passione che riescono a trasmettere i brani e soprattutto quanto ti fanno muovere la testa. Questa lunga premessa mi conduce infine a parlarvi degli Impalers.
La band danese in attività dal 2007 e con due demo pubblicati nel recente passato ("Army Of Darkness" nel 2009 e "A Necessary Evil" nel 2011), dopo aver siglato un contratto con la H.P.G.D., mette nuovamente la testa fuori dal guscio sbattendo con prepotenza sul nostro piatto una bella pietanza a base di solidità e cattiveria che perlopiù attinge dalla scena teutonica, con Mille Petrozza e i suoi Kreator quali imponente presenza primaria nel sound. A ruota seguono i Destruction e qualche sparuto sprazzo di stampo Bay Area, insomma è un thrash metal che fa della violenza perpetua una delle sue armi migliori. "Power Behind The Throne" è un disco che sembra uscito negli anni Ottanta, il suo modo di esporsi e le cadenze ritmiche imposte alle canzoni non lasciano dubbi sul fatto che ai musicisti in questione non interessi davvero nulla di fronzoli e di dispersioni tecniche particolari. Abbiamo a disposizione una serie di pugni in faccia inseriti in sequenza e pronti a essere scagliati con veemenza una volta premuto il tasto "play" del nostro stereo.
Onestamente trovo inutile fare un resoconto traccia per traccia o raccontarvi di quanto un episodio meni più dell'altro, di come le accelerazioni tendano volutamente a invadere e affondare nell'orecchio, filtrando nel cervello e invitandovi all'headbanging: ci troviamo dinanzi a una prestazione compatta ed energica, nella quale ogni singolo aspetto è decisamente convincente, anche se so per certo che un esemplare sonoro così "schifosamente" derivativo potrebbe far nascere scambi di opinione simili a quelli elencati nel preambolo d'inizio recensione.
Gli Impalers, come del resto tantissimi altri, sono mossi dalla passione per questo mondo e per alcuni ciò non sarà una motivazione sufficiente per dar loro una chance, mentre per tanti altri il solo ascoltare thrash suonato e interpretato, oltretutto in maniera alquanto coinvolgente, con cotanta grinta e schiettezza rappresenterà invece la conferma che all'interno di un panorama metal dalle striature ormai sin troppo "popolari" (termine che potrete intendere in un migliaio di modi e riferire ad altrettanti aspetti) vi è ancora chi crede che fare le cose come la vecchia scuola ha insegnato sia la maniera più corretta. "Power Behind The Throne" è dedicato proprio a coloro i quali vivono di "old school", i restanti potranno pure evitarselo, ciononostante sarebbe un peccato, ma non è un caso si usi dire "a ognuno il suo".