Implore - The Burden Of Existence | Aristocrazia Webzine

IMPLORE – The Burden Of Existence

Gruppo: Implore
Titolo: The Burden Of Existence
Anno: 2022
Provenienza: Germania / Austria
Etichetta: Churchroad Records
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TRACKLIST

  1. Prior Void
  2. The Burden Of Existence
  3. Archetype
  4. Masochistic Tendencies
  5. Accept The Loss
  6. Sun Deprived
  7. Failure Through Self Preservation
  8. Ultimate Freedom
  9. Love Will Gradually Perish
  10. The Sense Of Endings
DURATA: 35:32

Nell’arco di tre anni può succedere di tutto, come dimostrano gli eventi disastrosi in cui il nostro pianeta sta versando dal tardo 2019 alla data attuale: lo scorrere del tempo è qualcosa di tirannico e inevitabile, che a volte ci lascia la sensazione di essere totalmente in balia degli eventi, senza possibilità di reagire.

È plausibile che anche gli Implore abbiano provato questa sensazione, nel lasso di tempo che ha separato Alienated Despair dal nuovo album The Burden Of Existence: la formazione teutonica ha dovuto affrontare svariate sfide, tra cui un cambio di etichetta, modifiche della line up e giusto una misera pandemia su scala globale che ha bloccato ogni possibilità di presentare dal vivo un disco appena pubblicato. Nonostante tutto ciò, non si è persa d’animo e ha perseverato nel diffondere il proprio verbo con grande convinzione: da questo processo certamente non facile è scaturito un album breve ma intenso, contraddistinto anche da un deciso cambio di immagine, a partire dal logo della band che ha assunto un formato più essenziale.

The Burden Of Existence percorre una narrativa sonora apparentemente improntata sul fatto che tutte le tappe dell’esistenza sono scandite da un senso di vuoto e dalla sofferenza. Non si tratta, però, di sensazioni a cui ci si debba rassegnare; meglio anzi reagire con rabbia e impeto, lasciando che la frustrazione si sfoghi in brani che colpiscono come pugni nello stomaco. In effetti, le scelte musicali compiute dagli Implore rispecchiano in pieno questo fil rouge concettuale: nella prima parte del disco il caos distruttivo e addolorato viene espresso in modo eloquente dalla tirata miscela fra black metal, crust e il giusto tocco grind a cui i Nostri ci hanno abituati con le uscite precedenti. Tuttavia, a partire da “Ultimate Freedom” viene data una strattonata di redini e si procede con un ritmo a volte meno sostenuto, concentrandosi sulla creazione di un muro sonoro roboante e al tempo stesso ipnotico, come se lo scopo fosse quello di sferrare mazzate che, invece che colpire dall’esterno, annientano direttamente l’animo. Questa variazione è particolarmente evidente all’interno di “Love Will Gradually Perish”, che sconfina prepotentemente nel post-black più nichilista e costituisce, a mio avviso, uno dei brani più interessanti della scaletta.

Se gli Implore erano già riusciti nell’impresa di risultare una band convincente, gli step evolutivi compiuti attraverso The Burden Of Existence riconfermano la formazione mitteleuropea come una realtà valida per gli amanti del caos. In più, la band ha dato prova di sapersi rinnovare senza abbandonare completamente le tracce del passato, adattandosi al cambiamento come spesso si deve fare quando ci si trova di fronte alle avversità e una metamorfosi è l’unica soluzione per la sopravvivenza. Bravi.