INFAMY – The Blood Shall Flow
Gruppo: | Infamy |
Titolo: | The Blood Shall Flow |
Anno: | 1998 |
Ristampa: | 2015 |
Provenienza: | U.S.A. |
Etichetta: | Terror From Hell Records |
Contatti: | non disponibili |
TRACKLIST
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DURATA: | 40:52 |
Ci sono dischi che prima di essere compresi necessitano di decine di ascolti, altri che pur dopo migliaia di passaggi nello stereo non riuscirai mai a capire fino in fondo, e poi ci sono quelli che alla terza nota della prima canzone sono già diventati i tuoi nuovi migliori amici. Come l'album degli Infamy.
Originariamente uscito nel 1998 su una misconosciuta etichetta spagnola, tale Qabalah Productions (che tuttavia vanta tra le sue poche produzioni una ristampa del debutto dei Christ Denied e un paio di cose dei Nunslaughter), "The Blood Shall Flow" è una palata death metal in piena faccia che non ha mai avuto grande fortuna nei circolini del metallo che conta, probabilmente per due motivi: la sua provenienza e il tempismo. Per quanto riguarda la prima, purtroppo per loro gli Infamy arrivano — uso il tempo presente perché il gruppo non è mai stato ufficialmente sciolto, nonostante non abbia più dato segni di vita dal 2001 a questa parte — dalla costa sbagliata, e anziché aver trovato la fiorente sottocultura floridiana della metà degli anni '90 a supportarli, si sono barcamenati nella dispersiva e sfavillante L.A. Per ciò che concerne il secondo fattore, invece, i Californiani pagarono il pesante dazio del 1998, anno in cui il death metal fu ufficialmente dichiarato in declino (cfr. "Choosing Death" tanto per dirne uno) e in cui l'interesse per tutto ciò che era brutto e putrefatto virava ormai verso suoni più groove e moderni, specialmente nella Città degli Angeli. La verità però è che gli Infamy hanno saputo scrivere un disco che, fosse uscito dai Morrisound quattro o cinque anni prima, avrebbe conosciuto un fato ben diverso. In ultimo, la prematura scomparsa del bassista e cantante Joshua "Jagger" Heatley, di poco successiva alla pubblicazione dell'album, deve aver dato la definitiva batosta al quartetto, che proprio al compagno mancato dedica questa ristampa.
L'ispirazione è quella tipica dei mai troppi citati Deicide, Incantation, Immolation, Morbid Angel, eccetera eccetera. Riffing granitico, voce ultra greve e cavernosa, batteria uscita dritta dritta dall'ufficio di Satana in persona e un generale puzzo di zolfo che si propaga dalle casse a ogni riproduzione. Dilungarsi oltre è del tutto superfluo, tanto deve bastarvi per capire che gli Infamy non erano altro che ragazzi appassionati e dediti a un genere che proprio in quel momento sembrò vacillare. Fortunatamente il death metal si è ripreso e oggi, grazie alla nostrana Terror From Hell, possiamo tornare ad ascoltare "The Blood Shall Flow".