Infection Code - Dissenso

INFECTION CODE – Dissenso

 
Gruppo: Infection Code
Titolo: Dissenso
Anno: 2018
Provenienza: Italia
Etichetta: Argonauta Records
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TRACKLIST

  1. Santa Mattanza
  2. Costretti A Sanguinare
  3. Macerie
  4. DSSN
  5. In Assoluto Silenzio
  6. Ad Nauseam
  7. Strategie
  8. Sentenza
DURATA: 43:56
 

Se dovessi spiegare in poche parole chi sono e cosa fanno gli Infection Code, sarei in seria difficoltà. Potrei parlare di un gruppo alessandrino giunto quasi al ventennio di carriera che suona un Industrial contornato di Noise, ma sarebbe un'analisi quantomeno approssimativa, poiché il quartetto piemontese è ben più di questo. E se poco meno di quattro anni fa "La Dittatura Del Rumore" aveva fatto sentire forte e chiara la propria voce sovversiva, oggi "Dissenso" prosegue quello stesso discorso, impattando violentemente contro i muri di indifferente rassegnazione che ognuno di noi si costruisce attorno e lasciandosi dietro cumuli di macerie fumanti.

Il nuovo parto risulta se possibile ancora più identitario, personale, asfissiante e cupo del predecessore, veicolando un astio quasi tangibile, per certi versi ipnotico. Le atmosfere di episodi come "Santa Mattanza", "Sentenza" e "In Assoluto Silenzio" sono acide, apocalittiche e i rallentamenti miasmatici si alternano a sfuriate di rabbia deflagrante, su cui si espandono le grida disperate e furiose di Gabriele; queste ultime declamano e urlano le miserie di una condizione grigia e immobile, una profonda e inerte sofferenza che paralizza un'umanità che di umano (forse) ha soltanto più la forma fisica.

La proposta degli Infection Code è un calderone ribollente di alienante e dissonante effettistica meccanica, talmente disarmonica e disturbante da portarmi a immaginare un bizzarro incrocio tra le contorte malinconie di certo Grunge e le visioni nichiliste dei Nerorgasmo. Ovvio che questo sia un paragone da considerare secondo le dovute proporzioni stilistiche e concettuali, tuttavia risulta particolarmente calzante in pezzi come "Costretti A Sanguinare" e "Ad Nauseam", al cui interno il tutto viene deformato, consumato, decostruito e rimodellato sotto forma di un oscuro e gelido incubo cancerogeno che penetra nelle carni lentamente, e che con abrasiva virulenza porta al totale collasso psichico.

La violenza con cui questo album si manifesta è a dir poco incredibile: i Nostri ci investono infatti con un eversivo e costante flusso di sonorità disorientanti e nevrotiche, di brucianti vibrazioni sperimentali che nulla hanno da invidiare alle espressioni musicali più estreme. "Dissenso" è un coacervo soffocante e morboso di tensioni corrosive, le quali mettono a nudo le vergogne corrotte dell'esistenza dentro cui colpevolmente ci crogioliamo: tutti noi, silenti e complici anelli di una perversa catena che si stringe sempre di più, soffocando e reprimendo ogni barlume di coscienza.

Sono pronto a scommettere che gli Infection Code non sono a caccia di consensi: un lavoro simile non è infatti concepito per accogliere il favore di nessuno e molto probabilmente non vi piacerà, perché non c'è davvero nulla di bello al suo interno. "Dissenso" è un rigurgito caustico, è il frutto esasperato e marcescente di una società costruita sui cadaveri, di un meccanismo saprofago che opprime e martirizza. "Dissenso" è uno specchio che rifletterà le vostre vere fattezze e quando guarderete non scorgerete alcunché di gradevole: come dei novelli Dorian Gray, vedrete solo dei carnefici viziosi, sanguinanti e tumefatti. E soprattutto vedrete dei colpevoli. Lo siamo tutti.