Infera Bruo - Desolate Unknown

INFERA BRUO – Desolate Unknown

Gruppo: Infera Bruo
Titolo: Desolate Unknown
Anno: 2013
Provenienza: Boston, U.S.A.
Etichetta: Acephale Winter Productions
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TRACKLIST

  1. Visions Of The Inner Eye
  2. Oblivion
  3. Segue I
  4. Ritual Within
  5. Dust Of Stars
  6. Segue II
  7. Invoking Collapse
DURATA: 49:08

Già il primo lavoro degli Infera Bruo, l’omonimo album del 2011, era uscito senza il sostegno di alcuna casa di produzione; a due anni di distanza, la storia si ripete e Desolate Unknown vede la luce come autoproduzione. Ci vuole qualche mese prima che l’interessante etichetta nordamericana Acephale Winter riesca a distribuirne una versione su cassetta, oggetto di questo articolo.

L’opera seconda del gruppo bostoniano è un album solido, compatto e ben costruito: il black metal in cui pianta le proprie radici è molto diversificato e dalle tendenze fortemente progressive, dove a farla da padroni sono gli ormai tipici suoni degli ultimi Enslaved. Gli up-tempo su cui si dispiegano versi cantati (“Oblivion”, “Ritual Within”) con voce pulita non possono che rimandare alla band norvegese e al loro Axioma Ethica Odini, così come i brani molto lunghi e strutturati (tolto il pezzo d’apertura e due interludi tutti abbondantemente sopra gli otto minuti) e la presenza di assoli si legano a determinate influenze più ragionate ed elaborate, ma sempre destreggiandosi abilmente all’interno dei confini del genere di riferimento.

Il modo in cui i quattro musicisti che compongono la formazione si spartiscono i compiti è un’ulteriore testimonianza di come agli Infera Bruo piaccia fare le cose in maniera poco convenzionale: Ardroth, Galen e Neutrino si dividono rispettivamente batteria, chitarre e basso, ma tutti e tre si avvicendano dietro al microfono senza soluzione di continuità, mentre Germanicus è incaricato del lavoro con sintetizzatori ed effettistica. L’operato di quest’ultimo, a onor del vero, è un po’ confinato in secondo piano dal più classico comparto strumentistico, ma quel tanto basta per donare a Desolate Unknown una personalità propria.

La produzione, come è lecito aspettarsi da una band che offre una proposta simile, è più che buona, e i suoni risultano al tempo stesso puliti e asciutti: nonostante il master sia un’autoproduzione e la cassetta regali il suo tipico, leggero fruscio di fondo, la band ha lavorato eccellentemente.

Creatura giovane, certamente, tuttavia di carattere e innegabile qualità. Gli Infera Bruo hanno parecchie frecce al loro arco, e i seguaci delle correnti più intellettuali del black metal dovrebbero controllare di persona, anche solo per il fatto che suoni di questo tipo sono piuttosto rari al di fuori della Scandinavia.