INFUNERAL – Torn From The Abyss
Gruppo: | Infuneral |
Titolo: | Torn From The Abyss |
Anno: | 2011 |
Provenienza: | Svezia |
Etichetta: | Blackcrowned Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 28:25 |
Gli Infuneral si muovono internamente al panorama swedish black ormai da quasi una decade e si fecero notare per una forma ortodossa, canonica e decisamente priva di fronzolo con il primo album "Sepulchral Monument", che riprendeva i pezzi dai lavori già pubblicati, dopo un paio di demo rilasciati a inizio del nuovo millennio.
La formazione adesso composta dai soli Grave (fra l'altro chitarrista live dei connazionali Ondskapt) e Casket ha sfornato il successore di quel disco a distanza di quattro anni, intitolato "Torn From The Abyss". Chi pensasse a chissà quale svolta stilistica o ricerca del particolare, dovrebbe allontanarsi immediatamente: il gruppo continua a battere il ferro storico delle melodie taglienti, percuotendo l'ascoltatore con ritmiche ficcanti e spesso indiavolate, coadiuvate stavolta da brevi fasi a rilento. Inoltre è impossibile negare che nel sound di questo duo, oltre alla scuola nazionale, vi sia la presenza massiccia dei Darkthrone primordi: sarebbe come affermare di non esser stati accecati guardando il sole di mezzodì!
Il disco ha una breve durata, appena ventotto minuti che scorrono rapidi e disinvolti, forse troppo. Non ci sono particolari sussulti: la scaletta è livellata su una degna e quanto mai guadagnata stima da parte degli amanti delle prove ruvide e dirette; brani quali "To Inter With Funeral Rites" e la doppietta finale composta da "A Scent Of Death" e "The Circle Master" hanno sia il piglio che l'orecchiabilità giusti e si fanno apprezzare più volte senza nessun problema di sorta. "Semplice ed efficace" sembra essere il motto portato avanti dagli Infuneral.
"Torn From The Abyss" è dedicato agli adoratori della vecchia scuola ed è stato prodotto in serie limitata a duecento copie in formato Dvd Box, quindi se dopo l'ascolto vi venisse voglia d'acquistarlo (sempre che ne siano ancora rimaste delle copie), fate in fretta. La formazione non si è comunque fermata qui, poiché ha fatto uscire quasi in contemporanea l'ep "A Scent Of Death", altro lavoro su cui potersi gettare a botta sicura e anch'esso limitato nel numero delle copie (cinquecento).
Inserendo la musica degli Infuneral nello stereo, di sicuro le lancette del tempo viaggiano indietro sino a un periodo in cui — per fortuna — il black non poteva annoverare fra i suoi allori schifezze della portata di "All Shall Fall" e "Abrahadabra". Per questo motivo, un grazie più che sentito dal sottoscritto.