INHUMAN – Conquerors Of The New World
Gruppo: | Inhuman |
Titolo: | Conquerors Of The New World |
Anno: | 2015 |
Provenienza: | Costa Rica |
Etichetta: | Satanath Records / Sevared Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 43:10 |
"Conquerors Of The New World" è la seconda uscita per i costaricani Inhuman e a dir la verità non mi ha particolarmente colpito né convinto. Il quartetto composto dal bassista Carlos Venegas (Alastor Sanguinary Embryo e Corpse Garden), dal chitarrista Jonathan Sanchéz, dal cantante Sergio Muñoz e dal batterista Eduardo "Tato" Chaves suona un death metal tecnico e progressivo, nell'occasione troppo impegnato a mettere carne sul fuoco piuttosto che concentrarsi nella creazione di pezzi capaci di prendere e far scervellare di gusto l'ascoltatore.
L'impressione che si ha dopo aver incrociato i quasi tre quarti d'ora di musica è di una band in possesso di buonissimi mezzi tecnici e che sa essere efferata e brutale, come dimostra ampiamente in discreti episodi quali "Hold Your Crucifix", "Feed On Human Flesh" e "Stabbed To Death". Al tempo stesso però si perde in un bicchiere d'acqua nel momento in cui decide di addentrarsi in territori più complessi e ricercati. Le colpe di ciò risiedono nella composizione nebulosa, spesso priva di spunti intriganti, e nel lavoro di missaggio che ammazza le chitarre; udibili in maniera più evidente nei frangenti solistici, ahimé tutt'altro che irresistibili. L'asse ritmico, il blastato alle volte eccessivo di Chaves e le scorribande di fretless — non sempre funzionali — di Venegas hanno invece pieno ed esagerato risalto, facendo letteralmente il buono e il cattivo tempo all'interno dei brani. Paradossalmente è il cantato di Muñoz, un growl ordinario e dall'impostazione metrica in parte anche scontata, a far registrare uno dei pochi segnali positivi.
"Conquerors Of The New World" sa di occasione sprecata. Gli Inhuman hanno un'idea di cosa sia il death metal tecnico, ne conoscono sicuramente le basi e i dischi che ne hanno segnato la storia, tuttavia sembrano essere troppo impegnati nel dimostrare ciò che sanno per dedicarsi all'obbiettivo reale da raggiungere: creare belle canzoni. Questa volta temo che possiate proprio evitare l'ascolto.