INNER TERROR – Behold The Inner Terror | Aristocrazia Webzine

INNER TERROR – Behold The Inner Terror

 
Gruppo: Inner Terror
Titolo:  Behold The Inner Terror
Anno: 2010
Provenienza:  U.S.A.
Etichetta: Terrorized Productions
Contatti:

Non Disponibili

 
TRACKLIST

  1. Eternal Darkness
  2. Behold The Inner Terror
  3. Unresting Place
  4. Techno Slave
  5. Your Life
  6. Self Human Genocide
  7. The Perfect Killing Machine
  8. Battleground>
  9. The Mark
  10. Harder They Fall
  11. Immortality
  12. Winds Of Death
DURATA: 44:09
 

Non lasciatevi ingannare dal nome, gli Inner Terror non sono una band di giovincelli o una realtà totalmente sconosciuta, infatti dietro a un nome nuovo di zecca si celano i membri della formazione ottantiana degli Axemaster. Non comprendo il motivo della poca fortuna riscossa da questi musicisti in quel periodo visto che ritengo "Blessing In The Skies" un disco davvero niente male, fatto sta che ritornano sulla scena con una veste diversa, ma con la carica che li caratterizza da sempre.

"Behold The Inner Terror" è puro metallo di estrazione ottantiana, un heavy/thrash che fa della teatralità del suono e di un calore scuro e intrigante le proprie peculiarità di punta. Le dodici tracce che ne compongono il corpo peccano forse di un'omogeneità troppo radicata, specialmente nella basi dove la dinamica è ridotta, al tempo stesso però la solidità, il riffing spesso ispirato di Joe Sims e la vocalità di Dan Kaisk, che per certi versi richiama il miglior Phil Rind (Sacred Reich), sono tutti segni positivi ed evidenziano quanto gli Inner Terror abbiano da offrire. Questo primo album arrivato dopo un letargo prolungato pare sia di buon presagio per il futuro.

Il lavoro è un monoblocco piacevole nel quale si registra qualche calo, tuttavia non così palese da allentare la tensione d'ascolto, se dovessi però sbilanciarmi vi consiglierei l'ascolto di episodi quali "Unresting Place", "Battleground" e "Immortality", quelli che mi hanno lasciato un ricordo migliore.

La produzione è cruda, scarna, niente sovrastrutture, un suono sporco che perfettamente incarna la natura genuina che gli Inner Terror desideravano mantenere viva.

Chi avesse già avuto il piacere di fare la conoscenza dei ragazzi in qualità di Axemaster saprà in un certo senso cosa aspettarsi, del resto è quella la base da cui sono ripartiti, mentre chi non abbia ancora avuto tale piacere, dia una possibilità a "Behold The Inner Terror", un classico esempio di metal fatto e vissuto nel vero stile degli anni Ottanta.