INTRACTABLE – Inner Decay
Gruppo: | Intractable |
Titolo: | Inner Decay |
Anno: | 2012 |
Provenienza: | Svizzera |
Etichetta: | Autoprodotto |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 55:41 |
Nonostante gli Intractable vivano a meno di cinquanta chilometri da me, non crederete quante peripezie abbia vissuto il CD prima di ritrovarsi nella mia buca delle lettere. Amen, ora posso finalmente ascoltare, analizzare e valutare "Inner Decay" per voi, cari lettori.
Questo quartetto proveniente dalla Svizzera centrale suona del Thrash mediamente veloce, da "mosh", che riprende spesso e volentieri gli stili dei Testament, Pantera e Anthrax, collegandoli a sonorità più moderne e tecniche. Una sua peculiarità è rappresentata dal lavoro parallelo di Benjamin Kottman alla voce (possente) e alla batteria. Le dodici canzoni sono omogenee fra loro e seguono una linea chiara. La ritmica sembra avere stipulato un contratto al fine di produrre scale appassionanti per tutti quelli che adorano "moshare" a più non posso. Sì, questa è la vera forza dei lucernesi: creare una colonna sonora per lo "stage diving" e per tutte le attività fisiche davanti al palco. La varietà d'idee aiuta senza dubbio a raggiungere lo scopo in maniera decisa. Personalmente credo che gli Intractable siano un gruppo da vedere in concerto, anche per divertirsi a fondo, comprando poi il disco soltanto per ricordarsi di quei momenti intensi. Item, la mia opinione personale è poco rilevante e sarà il vostro ascolto individuale a decidere.
Le mie attese poste verso questo disco erano limitate. Ora non mi resta che lodare la buona produzione, l'esecuzione precisa e la costanza musicale mantenuta nello spazio di quasi un'ora. Il lavoro segue la filosofia neutrale elvetica: è proprio ben fatto, ma si astiene dall'essere eccezionale.