JUGGERNAUT – Trama!
I romani Juggernaut si sono rifatti vivi sul finire del 2014, dopo aver ben impressionato Advent con l’esordio “…Where Mountains Walk”. Il rientro in scena è avvenuto con il secondo album intitolato Trama!, che si fa subito notare per la volontà di rendere la proposta — una volta supportata vocalmente dall’ex cantante Salvatore Blasi — totalmente strumentale.
La mossa è stata vincente? Diciamo che al sottoscritto sono piaciute entrambe le versioni dei Juggernaut e speravo che il successore del bel debutto fosse in grado non solo di non farlo rimpiangere, ma ideale a spianare la strada verso nuove dimensioni; in cui pare siano abilmente capaci di muoversi.
Pur non avvalendosi della prestazione di un cantante, Trama! ha una sua storia (scritta) e per approfondirne la conoscenza vi rimando alla lettura del testo integrale sul sito ufficiale del gruppo: è un concentrato di passione, potere, privilegio, complotto, avidità, corruzione, dubbio, rimorso, esoterismo e simbolismo. Attraverso di esso è possibile accogliere — o forse più esternare — una parte di sé che non ci appartiene o neghiamo di possedere, nel tentativo di entrare a far parte di una élite che si maschera, mostrando il proprio lato vanesio e materialista, celando l’orrore, la disperazione e la spietatezza dei quali si nutre. Del resto le gabbie dorate del potere (sociale, politico, religioso e giornalistico) altro non fanno che sedurre e avvolgere per poi creare panico e sconforto ai singoli e ancor più alle masse, che ne subiscono le scellerate decisioni; il controllo è impresso da coloro i quali non possono essere controllati. L’ambientazione scelta dai Juggernaut è la Milano degli anni Settanta, non credo però vi sarebbero particolari problemi nel collocare le sensazioni e le atmosfere trasmesse anche a una situazione più attuale.
L’album è un esempio raffinato di come stili musicali ampiamente differenti — si passa dalla bossa nova al jazz, dalle aperture post di svariata sfaccettatura al progressive e alla psichedelia anni Settanta — siano stati amalgamati in una serie di brani capaci di stupire continuamente. Ogni singola traccia calza perfettamente alla sezione di testo assegnatale, sia per quanto riguarda la ritmica che le varianti umorali, tanto che l’ascolto potrebbe condurvi a immaginare la situazione in corso d’opera, attribuendole un volto e un’ambientazione reali.
“Trama!” è un lavoro pregevole, cerebrale, ma non cervellotico, fine tuttavia lontano dal poter essere definito molle, è equilibrato e al tempo stesso emana in maniera continua una sensazione di notevole libertà stilistica. È un’uscita avanguardista con un occhio di riguardo per ciò che potremmo definire classico, in pratica al suo interno contiene tanta, ma tanta di quella roba che lo si deve spulciare per bene prima di poter minimamente pensare di averlo assorbito; io stesso sono convinto di non esserci ancora del tutto riuscito, pur avendolo avuto per oltre trenta volte nel lettore. Inoltre non risente per nulla dell’assenza della voce, poiché trovo che lo spazio ritagliatosi dai singoli musicisti arricchisca ulteriormente la prestazione di un gruppo in grado di rapire l’animo dell’ascoltatore.
I Juggernaut hanno tirato fuori una piccola e pura opera d’arte assolutamente da avere!