KANONENFIEBER – Der Füsilier
Gruppo: | Kanonenfieber |
Titolo: | Der Füsilier |
Anno: | 2022 |
Provenienza: | Germania |
Etichetta: | Noisebringer Records / Avantgarde Music |
Contatti: | ![]() ![]() ![]() ![]() |
TRACKLIST
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DURATA: | 11:48 |
Che il centenario della Grande Guerra abbia risvegliato un certo interesse, anche nell’ambito della musica estrema, verso quegli eventi bellici è un dato di fatto. Tra i numerosi gruppi che hanno deciso di raccontare la Prima Guerra Mondiale — Minenwerfer, 1914, Orgg e FT-17 solo per citarne alcuni — quello di Kanonenfieber è uno dei nomi che reputo più interessanti. Il progetto solista di Noise, mastermind anche di Non Est Deus e Leiþa, è infatti sempre riuscito a tracciare un ritratto incredibilmente vivido delle paure e delle angosce degli uomini che per quattro lunghi anni popolarono le trincee, anche grazie a un attento lavoro di ricerca delle fonti (diari, lettere, ma anche incisioni d’epoca) su cui basare i propri testi. Der Füsilier non fa ovviamente eccezione.
Dopo Menschenmühle, l’acclamato debutto del 2021, lo scorso anno la one man band bavarese ha dato alle stampe due EP, entrambi licenziati da Noisebringer Records e dalla nostrana Avantgarde Music. Il primo, Yankee Division, ruota intorno all’arrivo delle divisioni americane sul fronte occidentale, evento che ribaltò il rapporto di forze definitivamente a favore dell’Intesa, mentre il secondo, Der Füsilier, è incentrato su una delle campagne meno conosciute dell’intero conflitto, quella dei Carpazi.
Nei primi mesi del 1915 l’esercito russo e quello austro-ungarico, supportato da diversi reparti germanici, si contesero i passi carpatici. Se per le truppe russe era in gioco l’accesso alla pianura ungherese e quindi a Budapest e Vienna, per gli imperial-regi la conquista dei valichi era necessaria per raggiungere i reparti assediati nella città fortezza di Przemysl, oggi al confine tra Polonia e Ucraina. Insensati assalti frontali, difficoltà di rifornimento e temperature inferiori ai 20 gradi sottozero causarono un numero inconcepibile di perdite senza che si fosse ottenuto alcun risultato apprezzabile: i russi non videro mai la pianura, mentre la città assediata capitolò in marzo. Kanonenfieber riesce a far rivivere con efficacia questo inferno di ghiaccio nell’artwork di copertina, nei testi e anche nella musica.
Sebbene l’EP sia decisamente contenuto, due brani per poco più di undici minuti, è sufficiente a dirci qualcosa circa lo stato di salute del progetto tedesco. La produzione risulta decisamente più pulita rispetto al debutto e allo stesso modo il suono appare più orecchiabile: i riff di chitarra di “Der Füsilier I” sono a dir poco accattivanti ed entrano subito in testa, mentre le atmosfere malinconiche della traccia successiva, che in parte richiamano quelle di “Unterstandsangst”, contenuta nell’album di debutto, trasmettono molto bene la disperazione della voce narrante del disco.
Der Füsilier è, insomma, un’ottima uscita minore che, nonostante la sua brevità, riesce a emozionare e coinvolgere. Kanonenfieber si riconferma come realtà più che valida nell’underground tedesco, lasciando ben sperare per il futuro. Avanti così.