KRASSEVILLE – Nous Sommes Faux | Aristocrazia Webzine

KRASSEVILLE – Nous Sommes Faux

 
Gruppo: Krasseville
Titolo: Nous Sommes Faux
Anno: 2014
Ristampa: 2015
Provenienza: Francia
Etichetta: Avantgarde Music
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TRACKLIST

  1. Intro
  2. Nihil Time Funeral Process
  3. De Sangre Y Mugre
  4. Love Sucks And Hurts
  5. Tete Creuse
  6. In Krasseville Everything's Fine
  7. Nous Sommes Faux
  8. De Sangre Y Mugre
  9. Intro De La Fin
  10. K.G.B.
DURATA: 27:59
 

Vil'haine («odio abietto») e Mud Max sono due suggestive figure del sottobosco francese; il secondo lo si rintraccia abbastanza agilmente su Internet, grazie alla sua trasversale attività nell'underground nazionale (Zemsta, Zépülkr, Ordo Blasphemus, Selvsmord e una miriade di altri progetti cui prende o ha preso parte), mentre è più difficile reperire informazioni sul primo, ma scommetterei su un retroterra abbastanza simile. Insieme, i due hanno registrato tra il 2011 e il 2014 un nastro che sul finire del 2015 la nostra Avantgarde ha pensato bene di stampare e distribuire su disco.

"Nous Sommes Faux" non è in realtà tanto folle quanto il titolo e le parole del duo vorrebbero, tuttavia è senza ombra di dubbio un ottimo lavoro, particolare e di buon gusto. Trattasi di una rapida manciata di brani pressoché interamente strumentale — fanno eccezione giusto la traccia che porta il nome dell'opera e un paio di altri momenti — dai suoni quanto mai lontani da tutto ciò che può ricordare il metal in qualsiasi sua forma, ma letti attraverso un filtro palesemente black metal. Nel senso che questo debutto urla a pieni polmoni «ecco cosa succede quando due blackster decidono di fare altro». Nello specifico, questo altro è da intendersi come una fittizia colonna sonora dal sapore vagamente western e morriconiano, che guarda attentamente ai suoni di certo pop da camera molto ruffiano, su tutti i nostrani Spiritual Front di "Armageddon Gigolo".

Il risultato è un album breve, ma intenso e perfettamente calibrato tra canzoni vere e proprie e momenti di interludio, dal suono retrò e certamente inusuale per gli ambienti del metallo. Tanti arpeggi, un sax ad aumentare l'atmosfera, una cassa morbida e rotonda immersi in umori crepuscolari e voilà, ci riscopriamo tutti folli per un giorno, o per la durata di un disco.