L’IRA DEL BACCANO – Terra 42
Gruppo: | L'Ira Del Baccano |
Titolo: | Terra 42 |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Subsound Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 58:00 |
Attendevo L'Ira Del Baccano al varco: dopo aver incantato le mie orecchie con "Si Non Sedes Is – Live MMVII" (2007) e la successiva prova condivisa con i Watermelon Time (datata 2010), era ora arrivasse il momento della pubblicazione del loro vero e proprio debutto all'interno del giro che conta. L'album in questione è giunto a noi con il titolo di "Terra 42".
Non è facile, ma è alquanto piacevole, descrivere l'immaginario di suoni che mi ha colpito durante l'ascolto, anche se devo forzatamente prendere in considerazione di citare ciò che la stessa band ha scritto nei confronti della propria musica:
If we were to describe a concept behind this album, it would be the freedom to play in different ways and with different approaches. That's what we explored. We challaned ourselves and our ways to communicate with each other through our instruments and within different "song structures".
Ciò si addice perfettamente allo spirito musicale con il quale ci s'imbatte, una presenza che si esprime in piena e totale libertà tramite l'uso di sonorità anni Settanta a noi care (Black Sabbath, Pink Floyd, Grateful Dead, Hawkwind e Grand Funk Railoroad), non rappresentandone una mera copia né tantomeno mancando d'iniziativa e personalità. Le ultime due caratteristiche tirate in ballo sono essenziali per far sì che lo svolgimento di un lavoro di mole importante qual è "Terra 42" non abbia in sé fasi di stallo o emani quella fastidiosa sensazione che oggi si prova sempre più spesso nei confronti di realtà che, omaggiando tale periodo, vi rimangono incastrate, quasi divenendo pericolosamente delle semplici cover band.
L'istintività che contraddistingue le molteplici soluzioni messe in campo dai Nostri — sia per ciò che concerne l'aspetto acido, psichedelico e viaggiante della proposta che per quanto riguarda l'evoluzione interna del suono, vario, avvolgente e oscillante in zona hard rock, stoner e progressive a più riprese — si combina con la capacità di rendere brani particolarmente estesi di una fruibilità disarmante, evitando lo sfoggio inutile e alle volte paradossale di elementi arzigogolati e barocchi. Prendete a esempio il mastodontico trittico iniziale che va a formare "The Infinity Improbability Drive".
L'Ira Del Baccano si limita a effettuare una mutazione di fattura e sostanza costante, ancor più evidente in "Volcano X13", che centra il bersaglio, catturando la completa attenzione dell'ascoltatore attraverso la realizzazione di una gigantesca, travolgente e seducente (quest'ultimo aggettivo calza a pennello per ciò che è contenuto nei due capitoli dei "Sussurri… Nel Bosco Di Diana") forma d'irradiazione sonora all'interno della quale ha un ruolo importante l'innesto di una melodia abile nell'affatturare.
"Terra 42" sarà per voi ciò che volete che sia: potrebbe essere un viaggio a occhi aperti in direzione di lande sconosciute, una traversata spaziale che vi condurrà alla scoperta di chissà quale mondo e popolazione distante anni luce dal nostro pianeta o magari un paradiso artificiale fatto di prati verdissimi sconfinati nei quali abbandonarsi in balia di ciò che avverrà. È l'ennesima conferma che la collaborazione fra un'etichetta che sa come muoversi e una band che ha le idee ben chiare può dar vita a gemme di valore che non possono e non devono passare inosservate, come dei L'Ira Del Baccano.