LA JEUNESSE DORÉE – Saremo Santi, Un Giorno
Gruppo: | La Jeunesse Dorée |
Titolo: | Saremo Santi, Un Giorno |
Anno: | 2013 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Red Cat Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 30:02 |
Il rock raffinato, aulico, alle volte anche pretenzioso nel suo voler essere costantemente ricercato sia per l'aspetto testuale che quello musicale, può divenire un'arma a doppio taglio per coloro che vi si cimentano. Non è facile gestire pensiero, atmosfere e note facendo sì che collimino in maniera efficace, riuscendo ad attecchire e creare interesse nell'ascoltatore. Non tutti sono come la premiata ditta Battiato-Sgalambro (che lo si ami o lo si odi, il Maestro è il Maestro) o i Bluvertigo che per quanto diversissimi fra loro sono rappresentanti unici di un certo modo di dare forma a quest'arte, ma la scena nostrana ha sempre riservato parecchie sorprese (in positivo e in negativo ovviamente) in quest'ambito.
È la prima volta che incrocio il trio irpino "La Jeunesse Dorée" e quindi non avevo la minima idea di cosa mi sarei trovato all'orecchio una volta inserito "Saremo Santi, Un Giorno" nel mio lettore. L'incipit del testo non è casuale, la proposta di questi tre artisti nostrani è particolare, decisamente valida dal punto di vista delle ambientazioni e per quanto riguarda l'ambito emotivo costantemente pungolato dallo smarrimento e da quel senso di malinconia caro agli anni Ottanta; sono criptici quanto affascinanti e ricordano i Virginiana Miller per l'uso che fanno della parola. Questi aspetti giocano nettamente a loro favore, anche se il grande lavoro espressivo-narrativo rende lo sviluppo impervio da seguire, data l'assenza di una base musicale forte che sia in grado di reggerlo. Le scelte minimali, in certi casi al limite con l'impalpabile, non sempre combaciano con le sensazioni che la voce di Antonio La Sala intende evocare.
"Saremo Santi, Un Giorno" non incanta, ma spingendosi al di fuori del comune prova a raccontare emozioni in musica, è un'opera prima alla quale si potrebbe attaccare sopra un bollino con scritto "da rivedere": le idee sono buone, la forma anche accettabile, la sostanza è invece evanescente. Se da un lato va benissimo così, poiché al momento la vera forza dei La Jeunesse Dorée è la capacità di sublimare i turbamenti dell'animo; dall'altro non si può rimanere completamente soddisfatti.