LILYUM – Glorification Of Death
Gruppo: | Lilyum |
Titolo: | Glorification Of Death |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Naked Lunch Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 45:13 |
I Lilyum sono una delle tante formazioni che Aristocrazia segue assiduamente da tempo: in un primo momento fu Cupra a trattarli con "Ultimatum", in seconda battuta poi il sottoscritto si prese l'incarico di scrivere le recensioni riguardanti "Fear Tension Cold", "Crawling In The Past", "Nothing Is Mine", "Human Void" e intervistarne la mente Kosmos Reversum. A distanza di due anni dall'ultimo incontro musicale con la realtà nostrana, mi trovo adesso fra le mani il nuovo parto discografico intitolato "Glorification Of Death". L'album è il successore di quelle piacevoli prove già rilasciate e conferma di una stabilità e una maturità — sia compositiva che esecutiva — pienamente raggiunte.
Il quinto disco dei torinesi è un papabile esempio di come il duro lavoro e la ferma voglia di portare avanti un progetto siano risorse fondamentali per la riuscita dello stesso. Ancora una volta Kosmos Reversum dà riprova della propria passione per quelle sonorità più grezze e dirette, le atmosfere vecchia scuola e le intromissioni melodiche insalubri e infettive. Il suo operato in ambito di costruzione dei pezzi mette in mostra una solidità, una cattiveria e una varietà d'approccio che nel corso degli anni non hanno perso quella vena istintiva che lo contraddistingueva.
Le qualità descritte vengono condensate in una scaletta che sia nelle situazioni più ficcanti e martellanti (esposte in episodi come "Christ Will Fall" e "Mater Pestis") che in quelle più melodiche, allentate e venefiche (riscontrabili invece internamente a pezzi come "Glorification Of Death" e "Veins Of Stone", entrambi impreziositi da un minuzioso ed estensivo lavoro di sintetizzatore) fanno trasparire al 100% il marchio Lilyum.
"Glorification Of Death" è una scatola nella quale i Nostri hanno riversato la propria esperienza artistica: da un lato hanno dato vita all'ambient oscuro e apocalittico di "Transgressus Absconditus / Through Gateways Unseen" e "Todessendung 013", che portano la firma di Lord J.H. Psycho; dall'altro hanno fatto trapelare la passione di Reversum per le sonorità thrash e death, percettibili a esempio in "Torchbearer Of The Cadaverous Dawn" e "Necrosis". Infine si sono affidati alla prestazione vocale ferina e sulfurea di uno Xes oggi ancora più padrone dei pezzi di quanto già non lo fosse in quella bella prova che era — ed è — "Nothing Is Mine".
Il gruppo non ha rilasciato un capolavoro con la «c» maiuscola, infatti a titolo personale ritengo sia "Fear Tension Cold" che "Nothing Is Mine" qualitativamente superiori, tuttavia è stato in grado di ottenere una combinazione di freddezza, vigore e visione complessiva del mondo black metal adatta a rendere "Glorification Of Death" un lavoro completo, definito e al quale si può fare affidamento qualora si voglia ascoltare una buona proposta del genere.
I Lilyum ormai sono una certezza, una di quelle band che cresce a piccoli passi, non perdendo mai di vista la propria identità. Per chi li segue da tempo questo album rappresenterà un'ulteriore riprova delle doti in loro possesso, mentre mi auguro induca tutti gli altri ad approfondire la conoscenza di una realtà italiana fra le più attive e coriacee. In entrambi i casi l'acquisto è decisamente consigliato.