LORD AGHEROS – Koinè
A sei anni dal nostro ultimo incontro con Lord Agheros, torniamo a parlare della one man band sicula in occasione del suo ritorno su My Kingdom Music con Koinè. Ancora stratificazioni complesse, nella proposta del solo Gerassimos Evangelou, ancora tenebra mediterranea: tutto spaziando tra atmosfere oscure ed epiche.
Nel pratico, Koinè non si discosta eccessivamente da Nothing At All. Lord Agheros ci riporta sempre lungo le coste frastagliate della sua terra natia a suon di estremismi non propriamente ben definiti. C’è sicuramente tanto black, nel sesto disco del progetto, come anche tanto death e tanto doom. A dispetto del suo predecessore, però, la forma è leggermente diversa e forse più adatta al contenuto. Otto tracce per quarantadue minuti di musica: nulla di trascendentale o di eccessivamente complesso, ma l’avere tracce che vanno dai quattro minuti scarsi (“The Walls Of Nowhere”) agli otto e spicci (“… Of May”) — senza considerare il minuto e cinquanta di dark ambient che sigilla l’opera — rende molta più giustizia alla proposta di Evangelou rispetto a una scaletta da oltre dieci tracce per una mezz’ora o giù di lì di idee. Dai suoi momenti più concitati (“Sow”) a quelli più ariosi e distensivi (su tutti, “… Of May”), Koinè ci racconta una storia complessa e articolata, fatta di luci e ombre, di scream virulenti e vocalizzi mediterranei, tra tessiture di pura atmosfera, stratificazioni post- e sedimentazioni squisitamente estreme.
Koinè parla una lingua franca, ma non è solo uno strumento comunicativo privo di significato. L’ultima opera di Lord Agheros è memoria storica vivente, a partire dal titolo, Koinè, riferimento diretto alla cultura ellenistica e al greco attico, intelligibile da chiunque facesse parte dell’impero mediterraneo dal quarto al primo secolo a.C.. Evangelou lo esplicita senza mezzi termini all’interno del libretto dell’opera: un libretto testualmente scarno, che abbina, a scatti e illustrazioni a tema, due brevi colonne dedicate alla cultura della koinè. «L’Impero Ellenistico ha avuto fine nel 31 a.C., dopo essere stato gradualmente conquistato dai romani. Nonostante la sua breve esistenza, la cultura e il pensiero del periodo ellenistico hanno influenzato tutto il mondo e la sua eco arriva fino ai giorni nostri».
Quarantadue minuti di romanticismo, in conclusione, che attraversano i soli ambiti musicale, visuale e testuale per descrivere un’opera d’arte totale realizzata nella lingua franca dell’oscurità. Koinè? Un ottimo modo per festeggiare ventitré anni di vita del progetto, di cui quattordici a stretto giro con My Kingdom. Molto bene, Lord Agheros: la tua proposta continua a essere per pochi, ma le gioie per quei pochi…