Lunar Chamber - Shambhallic Vibrations | Aristocrazia Webzine

LUNAR CHAMBER – Shambhallic Vibrations

Gruppo: Lunar Chamber
Titolo: Shambhallic Vibrations
Anno: 2023
Provenienza: Stati Uniti
Etichetta: 20 Buck Spin
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TRACKLIST

  1. Intro (Shambhallic Vibrations)
  2. Spirit Body And The Seeing Self
  3. Interlude (Ancient Sage)
  4. The Bodhi Tree
  5. III. Crystalline Blessed Light Flows… From Violet Mountains Into Lunar Chambers
DURATA: 28:52

Spiritualità e filosofie orientali hanno sempre esercitato un forte fascino sull’Occidente ed è proprio da questo sterminato pozzo di suggestioni che i Lunar Chamber hanno attinto per il loro Shambhallic Vibrations. Gli americani sono entrati nel mio radar sin dalla pubblicazione del primo singolo “Spirit Body And The Seeing Self” e adesso, a un mese dall’uscita dell’EP completo, posso affermare con sicurezza di averci visto bene.

I Nostri nascono nel 2018 in quel di Atlanta, Georgia, per iniziativa dei chitarristi Kyle “They, Who May Not Be Perceived” e Brandon “Timeworm Nexus”, già compagni di avventure nei Tómarúm. Alla coppia iniziale si aggiunge nel 2021 il bassista Thomas “Æther Lotus” ed in fase di registrazione il buon Kévin Paradis dei Benighted alla batteria.

Pur essendo un EP che consta di tre brani — la prima e la terza traccia altro non sono che brevi sezioni strumentali — Shambhallic Vibrations ha una ricchezza e una densità tali da poter essere quasi considerato un full-length a tutto tondo. Questo sia dal punto di vista musicale che da quello concettuale. Il disco vuole essere infatti la descrizione in musica di un pellegrinaggio verso Oriente alla ricerca dell’illuminazione e ciò appare evidente sin dal titolo: secondo la tradizione tibetana Shambhala è un regno mitico i cui abitanti non solo non conoscono né malattie, né sofferenze, ma possono anche sfuggire al ciclo della rinascita proprio attraverso l’illuminazione.

Per quanto riguarda l’aspetto musicale, che è ciò che ci interessa maggiormente, i Lunar Chamber mescolano con sapienza la furia e i virtuosismi del technical death alle strutture arzigogolate del prog. Il risultato è un lavoro stratificato, ricco di richiami e assolutamente imprevedibile. Se in “Spirit Body And The Seeing Self” i Nostri puntano su una brutalità che richiama gli Afterbirth alternata a passaggi più meditativi à la Cynic, in “The Bodhi Tree” — il titolo fa riferimento all’albero della Bodhi, la pianta di fico al riparo della quale il Buddha raggiunse il nirvana — con il procedere del brano la furia inizia a scemare cedendo il passo a soluzioni più melodiche, dominate dai ricami del fretless di Æther Lotus, che aprono la strada al gran finale di “III. Crystalline Blessed Light Flows… From Violet Mountains Into Lunar Chambers”. Con i suoi quasi tredici minuti di durata si tratta dell’episodio più lungo dell’EP ed è anche il più complesso e inaspettato, perché il death cede il passo a un’aura che richiama il funeral doom, salvo poi ricomparire fugacemente nell’evocativa sezione centrale.

Una singola uscita con un minutaggio che non raggiunge la mezz’ora è sicuramente troppo poco per esprimere un giudizio definitivo, ma posso comunque affermare che i Lunar Chamber sono una delle rivelazioni di questo 2023. Allo stesso modo ritengo Shambhallic Vibrations una delle uscite più interessanti degli ultimi mesi in ambito death. Il disco è scritto benissimo, è coinvolgente ed è ulteriormente valorizzato dal lavoro di mixaggio svolto da Greg Chandler e dal mastering dell’ineffabile Colin Marston (Gorguts, Krallice ecc.) che come al solito non sbaglia un colpo. Inutile dire che aspetto con ansia di vedere la formazione statunitense alla prova della piena lunghezza per scoprire se confermeranno o meno le ottime impressioni lasciate dall’EP.