Il mondo al contrario dei Macchina Pneumatica

MACCHINA PNEUMATICA – Riflessi E Maschere

Gruppo: Macchina Pneumatica
Titolo: Riflessi E Maschere
Anno: 2019
Provenienza: Italia
Etichetta: Black Widow Records
Contatti: Facebook  Soundcloud
TRACKLIST

  1. Gli Abitanti Del Pianeta
  2. Quadrato
  3. Come Me
  4. Avvoltoi
  5. Sopravvivo Per Me
  6. Macchina Pneumatica
DURATA: 45:22

Il nostro mondo è sempre più complesso. Ogni dettaglio della nostra vita viene frammentato in piccole schegge di senso, facili da afferrare e da digerire, spesso rappresentanti soltanto una verità parziale. L’universo è sempre meno a misura d’uomo, e cresce l’alienazione dell’individuo, limitando così la propria capacità di agire. Tutto è già decodificato e non abbiamo più bisogno di pensare, ma soltanto di abbracciare una causa preconfezionata, pronti a sacrificarci per essa. Siamo «macchine speciali costruite da qualcuno per distruggersi tra loro», per prendere in prestito le parole de “Gli Abitanti Del Pianeta”, pezzo d’apertura di Riflessi E Maschere; però in realtà nessuno ha chiaro quale sia il nostro scopo. A raccontarci di questo scenario nevrotico troviamo i Macchina Pneumatica, nuovi alfieri del progressive rock nazionale, band che si è trovata a cambiare nome dopo un singolo pubblicato come Nudo: quel “Quadrato” che troverete in scaletta ma che nel video riporta ancora il vecchio monicker.

È evidente che i Macchina Pneumatica sono dei musicisti rodati, che suonano ciò che amano senza sentire la necessità di guardarsi tanto attorno. Se le influenze si possono riscontrare in nomi storici del prog italiano come PFM e Area, più si va avanti nell’ascolto e più emerge chiara una certa passione per il jazz, che travolge i brani e li porta verso lidi più liberi. Se avete la passione per il suono caldo dell’hammond, allora questo è il disco per voi: Carlo Fiore, addetto allo strumento, alle tastiere e al piano elettrico non ne centellina di certo l’utilizzo; vi basteranno alcuni minuti di “Avvoltoi”, per fare un esempio, con la band intenta a destrutturare l’intero brano per rendervi conto di quanto il tocco di questo musicista pervada tutta la musica.

Ciò che fa funzionare Riflessi E Maschere è proprio la capacità della band di suonare autentica anche nei momenti più lisergici, il sapere suonare in modo complesso senza risultare per questo troppo cerebrale. Tale competenza si concretizza anche nei testi, che pur prestandosi a diverse interpretazioni sembrano riferirsi all’alienazione dell’essere umano dal contesto in cui vive. Tutto questo è interpretato con una certa carica dal cantante e chitarrista Raffaele Gigliotti, che narra con la sua voce chiara e ruggente i problemi dell’umanità.

I Macchina Pneuamtica sono proprio un complesso incapace di stare fermo, energici e in grado di mantenere un’identità chiara. Si potrebbe imputare loro una certa devozione all’epoca d’oro del prog rock italiano, periodo storico musicale senza dubbio importante per la loro formazione, tuttavia sono dell’idea che ciò, di fatto, non sottragga nulla a Riflessi E Maschere, un album che sarà di sicuro apprezzato da chi cerca attivamente queste sonorità.