MADMANS ESPRIT – Nacht
Gruppo: | Madmans Esprit |
Titolo: | Nacht |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Corea Del Sud / Germania |
Etichetta: | ATMF |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA | 47:37 |
Dietro il nome Madmans Esprit si cela attualmente il multistrumentista coreano Kyuho che, da poco trasferitosi in quel di Berlino, si ritrova al timone di ciò che un tempo era una band e che oggi è invece un progetto personale: nell'ultimo aggiornamento sulla sua pagina Facebook, infatti, il Nostro si dice proprio in cerca di compagni di ventura per portare avanti la band. Fatta questa doverosa premessa, va detto anche che nella precedente incarnazione di gruppo a tutto tondo Madmans Esprit aveva dato alle stampe solo due demo da poche tracce, soprattutto cover, e che questo è quindi il primo album vero e proprio. Ciò chiarito, come approcciare un lavoro come "Nacht"?
Senza ombra di dubbio si tratta di un disco di difficile, se non impossibile, sicuramente improbabile, catalogazione: c'è molto depressive black, c'è una buona dose di altro rispetto al metal tout-court, ma anche e sicuramente c'è un tocco volutamente weird e psichedelico. L'immaginario di Madmans Esprit è depravato, dalle tinte gotiche e certamente Kyuho ha avuto più di un contatto con i Cradle Of Filth (anche se, per il momento, pare non averne accolto il vampirismo), ma c'è molto di più: l'umore di "Nacht", come accennato, scava infatti a piene mani nell'humus depressivo, tra chitarre asciutte, spesso attorniate da tastiere e incursioni melodiche di vario genere e tipo, mid- e down-tempo; al preparato si aggiunge poi una prova vocale decisamente sopra le righe, ugualmente a suo agio sui toni dello scream più concitato e con insospettabili coretti puliti. Per non farsi mancare nulla, ancora, parte dei testi è cantata in Inglese, parte in Tedesco e parte in Coreano, con rispettivi ideogrammi all'interno del libretto. Questa inusuale alternanza di linguaggi, che fa il paio con l'interpretazione vocale del tutto inaspettata di cui sopra, conferisce a "Nacht" un'atmosfera tutta particolare, di probabile se non sicuro interesse per tutti coloro che cercano qualcosa di diverso nel vero senso della parola.
Ci sono un paio di acerbità di fondo, le parti di chitarra non brillano per personalità e a volte spunta la sensazione che alcuni brani vogliano essere diversi a tutti i costi ("The Lily And The Rose"), inoltre probabilmente il disco avrebbe potuto dire tutto il necessario in qualche minuto di meno, resta il fatto che "Nacht" è un album interessante, che esce da qualsiasi seminato, o meglio che ripercorre numerosi sentieri senza sceglierne uno in particolare.
Una menzione di fondo per l'interlocutoria traccia bonus "I Just Want To Sex With You", estratta dall'ep che porta lo stesso nome, qui rimaneggiata in chiave dubstep (quello scemo alla Skrillex): da un lato un pugno in un occhio rispetto a tutto il resto del lavoro, dall'altro l'ulteriore riprova di come Kyuho sia a suo agio con un'insospettabile molteplicità di generi, anche antitetici tra loro; quale che sia il modo in cui la interpretiate, un'evidente prova kitsch tutta asiatica.