MAMONT – The Valleys Below
Gruppo: | Mamont |
Titolo: | The Valleys Below |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Svezia |
Etichetta: | Ozium Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 29:29 |
I Mamont sono una di quelle band che mi fanno letteralmente flippare. Il quartetto svedese, dopo avermi tenuto costantemente compagnia con "Passing Through The Mastery Door", è tornato ora alla carica con un nuovo ep. "The Valleys Below" contiene cinque pezzi di puro e adrenalinico suono stoner e settantiano-spaziale, influenzato da realtà a noi conosciute, perlopiù identiche a quelle rintracciabili all'interno delle loro prove precedenti, quali sono Black Sabbath, Leaf, Blue Cheer, Hawkwind, Buffalo, Colour Haze, Mountain, Truckfighter e Dozer.
Gli scandinavi hanno di fatto proseguito il discorso musicale intrapreso in antecedenza con l'intenzione di regalarci nuovamente una prestazione in cui il fuzz va a manetta e la psichedelia incalza nel tentativo di aprirsi una breccia nella nostra mente. Brani come "Nebula VII" e "Morning Star" ne sono ottimi esempi: il primo si assume il compito di farci galleggiare in una zona sconfinata e allucinata dell'oceano cosmico, mentre il secondo si occupa di agitarlo con ondate di groove, spingendoci alla deriva, dove è rilassante lasciarsi andare trascinati dagli affascinanti cicli pesanti che lo hanno generato.
Ho iniziato a scrivere di "The Valleys Below" descrivendone la parte conclusiva della scaletta, poiché gli episodi lì situati sono forse i più ostici da assimilare e necessitano di maggior concentrazione rispetto all'approccio primitivo e particolarmente schietto con il quale apre le danze "Airborne", alla modalità viaggiante ricca di ganci melodici e riff orecchiabili presente in "Miranda" e all'infettiva impennata desertica che si fa strada in "No Pills, No Power". Con ciò non voglio comunque togliere nulla al valore di queste tre canzoni, che combinate con le altre due citate vanno a comporre una sequenza d'ascolto letteralmente da strafarsi.
I Mamont sono inseribili nel filone delle nuove leve di valore del panorama stoner-psichedelico, ritengo però che fra tali esponenti siano in possesso delle doti per ergersi come una vera e propria testa di serie. Sono una di quelle formazioni che di lavoro in lavoro sta guadagnando fiducia nei propri mezzi e questo sulla lunga distanza dovrebbe dar loro la possibilità di tirar fuori quel discone che faccia ancor più la differenza. Se come il sottoscritto avete amato ciò che "Passing Through The Mastery Door" vi ha fatto ascoltare, non riuscirete a farvi mancare questo "The Valleys Below".