Megasole - Terra Cognita | Aristocrazia Webzine

MEGASOLE – Terra Cognita

Gruppo: Megasole
Titolo: Terra Cognita
Anno: 2022
Provenienza: Italia
Etichetta: Ghost City Collective
Contatti: Facebook  Bandcamp  Spotify
TRACKLIST

  1. Deserto Del Preludio
  2. Rovine
  3. Questo, Il Mio Eremo
  4. Elementa
  5. Haranic
  6. Autogenesi Obbligata
DURATA: 41:22

Spesso su Aristocrazia capita di concederci delle piacevoli zingarate piuttosto lontane dal mondo metal, ma di cui vale assolutamente la pena parlare. È anche il caso dei Megasole, un progetto veneto nato come one man band ma poi evolutosi in duo, che si definisce come ambient-crossover. Tommaso Busatto, anche membro dei qqqØqqq (di cui ho parlato un paio di anni fa), e Carlo Giacomel sono i nomi dei due individui che portano avanti questa entità, la cui discografia è in continua progressione ed evoluzione. Per farsi un’idea più precisa circa il loro approccio consiglio di recuperare l’intervista ai microfoni dell’ottimo Blog Thrower.

Prima di addentrarmi nella recensione di Terra Cognita, torno indietro alla definizione del genere suonato dai Megasole: perché ambient-crossover? Fondamentalmente, perché il duo veneto parte sì da una base segnatamente ambient, ma questa viene espansa grazie anche ai molteplici interessi musicali dei due ragazzi. Ed è così che l’ambient dei Megasole si colora man mano di improvvise schitarrate, elementi drone e noise, persino reminiscenze doom e post-rock che aiutano a rendere la loro proposta più stratificata e originale. C’è però un’altra ragione, più sottile, per la quale la denominazione ambient-crossover assume particolare senso proprio all’interno di Terra Cognita: mi riferisco al fatto che questo non è solo un disco, ma è contemporaneamente anche un videogioco. L’album è infatti acquistabile attraverso una chiave USB che contiene i brani, un booklet e un videogame.

Personalmente, non sono molto in grado di parlare del lato ludico di Terra Cognita, non essendo un videogiocatore accanito: l’ultimo titolo a cui ho giocato assiduamente credo sia stato un Football Manager di qualche anno fa. In ogni caso, si tratta di un RPG dalle tinte oniriche e misteriose, invero piuttosto piacevole da giocare e neanche così scontato da completare. Peraltro, ci sarà bisogno dell’edizione fisica in tape del primo album dei Megasole, Bestia Infinita, per sbloccare una particolare area secretata all’interno del gioco, che rende l’interattività e l’esperienza — sia di gioco che di ascolto — ancora più totale e affascinante.

Terra Cognita, però, non è solo questo, ma è ovviamente anche musica. E qui di contenuti musicali ce ne sono tanti, che peraltro ho parzialmente introdotto in precedenza e che si ritrovano all’interno della scaletta: l’album possiede un approccio molto free-form, arricchito da sintetizzatori inquietanti dal sapore drone-ambient che giocano con le chitarre. I beat di “Deserto Del Preludio”, le reminiscenze post-rock di “Rovine” e la sezione ritmica dal sapore tellurico di “Elementa” con i suoi crescendo sono secondo me tra i momenti migliori. Il risultato è una quarantina di minuti di esperienza extrasensoriale e, come detto, totalizzante sotto vari punti di vista. Particolarmente belle e oniriche anche le illustrazioni, sia della copertina sia quelle interne al booklet, curate da Liz Van Der Nüll.

Credo di avere detto per sommi capi tutto quello che c’è da dire per una guida coerente all’ascolto — e non solo — di Terra Cognita, che contemporaneamente è molto più di un semplice disco ambient, ma anche molto più di un semplice videogioco. Complimenti più che meritati ai Megasole per aver partorito una piccola gemma.

«Salve errante.
Comprendo la tua confusione nell’incontrare un altro essere senziente qui.
Ma sappi che questo luogo non è più parte di Terra Cognita.
Terra Cognita è stata infatti declinata dal suo creatore.
Potresti proseguire utilizzando questa magia dislocatrice, ma ti avviso che oltre
non c’è un granché da fare, è semplicemente un luogo di passaggio.
Se non altro potrai riflettere, ascoltare.
Decidere.»