MIASMES – Vermines
Gruppo: | Miasmes |
Titolo: | Vermines |
Anno: | 2022 |
Provenienza: | Francia |
Etichetta: | Les Acteurs De L’Ombre Productions |
Contatti: | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
TRACKLIST
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DURATA: | 23:27 |
Quando si parla di black metal francese, Les Acteurs De L’Ombre risulta essere una delle realtà più prolifiche all’interno della scena transalpina. Anche in questo 2022, almeno stando a ciò che riporta l’ineffabile Archivio del Metallo, l’etichetta di Nantes ha sfornato oltre una quindicina di dischi, tra cui Vermines, l’EP di debutto dei Miasmes.
Nati lo scorso anno, sulla carta i Nostri sembrano in tutto e per tutto un progetto giovane e potenzialmente inesperto. In realtà basta grattare un po’ sotto la superficie per scoprire che il trio è composto da musicisti navigati: il bassista e cantante, ad esempio, è stato in forza nei Seth ed è tuttora turnista live negli Antaeus.
Sin dall’artwork di copertina, con un ratto crocefisso circonfuso da quella che sembra essere luce sacra, si può facilmente immaginare che i Miasmes siano carichi di pessime intenzioni ed in effetti i cinque brani che compongono Vermines sono un concentrato di Malae, marciume e vecchia scuola. Il timone dei francesi è fisso verso una unica direzione, quella della Scandinavia di primi anni Novanta, ma strada facendo issano a bordo anche l’aggressività e l’immediatezza del punk, oltre ad un pizzico di black ‘n’ roll che non guasta mai. Una descrizione, questa, che non può non ricordare i Darkthrone ed in effetti Fenriz e socio sono uno dei riferimenti dei Miasmes, soprattutto in brani come “Pestilence” e “Désolation”. Quest’ultimo brano, saldamente ancorato a tempi medi, sembra quasi fungere da spartiacque all’interno dei ventitré minuti di musica che compongono l’EP: le due tracce successive, infatti, sono molto più adrenaliniche, con tappeti di blast beat e riff tritaossa che investono l’ascoltatore come un fiume in piena.
Pur essendo un tributo alle origini del metallo nero, Vermines non è un banale copia e incolla di stilemi usati e abusati da trent’anni a questa parte. I Miasmes, infatti, non rinunciano ad inserire un po’ di personalità nel loro suono: il gioco di piatti del batterista spezza la monotonia del blast beat, mentre le linee di basso, che talvolta fanno capolino nella trama musicale del disco, aggiungono un po’ di verve e solleticano l’attenzione di chi ascolta. Pur non essendo certo un disco innovativo, anzi, il debutto dei francesi è un ascolto tutto sommato divertente e piacevole, soprattutto per gli amanti di queste sonorità.