MIND WHISPERS – Cosmic Obedience
I transalpini Mind Whispers hanno oltrepassato la decade d'attività, eppure il sottoscritto sino al momento in cui ha avuto modo di ascoltare un paio di tracce dell'ultimo "Cosmic Obedience", album inserito integralmente su Bandcamp, non li aveva mai sentiti nominare. Mi è bastato un rapido passaggio nell'orecchio per ritenere piacevole la proposta e ho quindi provveduto a contattare la formazione, che dal canto suo si è resa sin da subito disponibile nel farmi pervenire una copia di quella che è la loro quarta uscita di lunga durata.
Con cosa si ha a che fare? La tipologia di suono è di natura ibrida: è una commistione di death e thrash che sfrutta notevolmente gli ambiti melodici e atmosferici; le tracce godono di una composizione discretamente varia e capace d'intrattenere sia per la muscolarità che per l'ambientazione creata, portando alla mente in più occasioni rimandi a band ben più note, come Opeth e Minushuman, con canzoni strutturate e ritmicamente fornite di una dinamica adeguata come "Drawnash", "Negative Sphere", "Vicious Waters" e la traccia che dà il titolo al disco posta in coda.
Le situazioni si alternano con insistenza e la rabbia lascia frequentemente spazio alla contemplazione, tuttavia anche nelle sue aperture maggiormente accessibili "Cosmic Obedience" non fa pervenire ulteriori alleggerimenti né presenze di pulizia vocale. Per ciò che concerne questo aspetto è infatti sempre e solo il ringhiare di Louis De Luca a intrattenere l'ascoltatore, mentre la chitarra solista di Olivier Simon si diletta a ricamare assoli dolciastri e seducenti che impreziosiscono i brani.
La formazione è preparata: formalmente sembra proprio non mancarle nulla e anche gli arrangiamenti risultano essere curati. Quello che invece pare non siano riusciti a trovare è una caratteristica che permettesse a un paio di canzoni di tirar fuori la testa dal mucchio: il livello della scaletta è qualitativamente molto più che sufficiente, tuttavia sono assenti tracce che possano ricoprire il ruolo di traino. Il fatto che sia stato prodotto e masterizzato in maniera professionale da Hubert Chort e Brett Caldas lo rende verosimilmente somigliante a una torta dall'aspetto invitante alla quale non è stata posta in capo la rituale ciliegina.
I Mind Whispers soddisfano e in futuro magari avranno la possibilità di aggiungere quel quid che faccia davvero la differenza, al momento non ho comunque intenzione di lamentarmi del viaggio offerto da "Cosmic Obedience"; un viaggio senza dubbio da intraprendere per coloro i quali siano appassionati della visione melodico-atmosferica del genere. Dategli ascolto e ponderatene l'acquisto, non scartando a priori la seconda possibilità.