MINDWORK – Into The Swirl
Gruppo: | Mindwork |
Titolo: | Into The Swirl |
Anno: | 2009 |
Provenienza: | Repubblica Ceca |
Etichetta: | Shindy Productions |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 36:14 |
Formazione proveniente dalla Repubblica Ceca, i Mindwork sono figli dell'ideologia musicale portata avanti da Chuck Schuldiner, quell'evoluzione musicale death che portò alla creazione di capolavori quali "Individual Thought Patterns", "Symbolic" e ultimo solo in ordine di tempo "The Sound Of Perseverance". E' da questi tre lavori che traggono ispirazione i ragazzi riuscendo a inserire internamente divagazioni progressive e tastiere che ricordano vagamente l'andare che Brandstorm ci dona in alcune composizioni dei Dark Tranquillity, una malinconia in altri passaggi ricollegabile alle scelte utilizzate da Akerfeldt e soci non tralasciando sprazzi di Cynic.
Direte voi un bel minestrone? Sì, non facile da gestire e proporre soprattutto, si corre l'evidente rischio di cadere nella becera clonazione riducendosi a semplice cover band. Per fortuna hanno personalità oltre che una tecnica di base ferrea, ce lo dimostrano col debutto "Into The Swirl" dove forzando e provando a cercare alternative, soprattutto nell'ambito legato al progressivo della struttura dei brani, vivono di una continua esaltazione del riffing nella sua cangiante natura e dell'operato di un batterista che inanella pattern consistenti e mai statici riuscendo nel dare prova di qualità certa.
Se è vero come accennato prima che il déjà vu è automatico e non lo si può negare, è altrettanto vero che episodi come "Inner Consciouness", "Essence Of Existence", "Parasite" o "On The Path To Oblivion" tutto posson fare tranne che sfigurare all'ascolto, discorso a parte merita la strumentale "Freedom Of Mentality" che ricordandomi i Cynic migliori con una sferzata d'anima heavy accentuata colpisce nel segno centrando pienamente l'obbiettivo, la sua delicatezza alternata a momenti più possenti ad altri ancora quasi cantilenanti e ipnotici la pone di diritto fra le vette compositive insite in "Into The Swirl".
Punti positivi a favore del combo sono: il non esasperare il lato tecnico, il mostrare una genuinità e una passione per lo stile che nell'ultimo periodo fra megaproduzioni celofanate e gare alla guitar hero è andata scemando notevolmente.
I Mindwork hanno coscienza e cognizione di quello che fanno, una via precisa e propria non è del tutto definita ma poco importa (almeno per ora) dato che si tratta di un debutto e che ha le carte in regola per piacere e far passare del tempo in sua compagnia. Buona musica poco da dire, per chi segue il filone che tende a guardare avanti una formazione da seguire con attenzione.