MISERY INDEX – Pulling Out The Nails
I Misery Index poggiano la loro carriera sulla figura di Jason Netherton, musicista entrato nel gotha del metal estremo con i Dying Fetus di cui fu basso e voce dal 1991 sino al 2001, una volta uscito da quella realtà oramai avviata si dedicò al suo progetto che nello stesso anno pubblicò l'ep "Overthrow" e replicò due anni più tardi, intervallato da vari split, con il disco d'esordio "Retaliate".
Da quel momento in poi la formazione riuscì a ritagliarsi sempre più spazio pubblicando una serie di lavori che gli valsero anche i favori della critica e come spesso avviene quando una band va troppo bene o scompare prematuramente, o viene utilizzata per alimentare la macchina fabbrica soldi delle etichette ed è cosi che venne pubblicate questa raccolta.
"Pulling Out The Nails" — titolo ripreso dalla prima canzone composta dal gruppo —che la Hammerheart sta re-immettendo sul mercato non è un Best Of nuovo di pacca, era già stato rilasciato nel 2010 per Anarchos Records, l'etichetta di proprietà della band, è una ristampa arricchita dall'aggiunta di un secondo disco bonus contenente performance live registrate a Berlino nel 2010.
I brani in esso contenuti vanno dal 2001 al 2008, si è attinto dagli ep "Overthrow" e "Dissident", dagli split dati alla luce in quel periodo, riesumando poi qualche cover di nomi storici quali Napalm Death, Disrupt, Terrorizer e Minor Treat, infilando versioni alternative — come avviene per "Discordia", presentata in veste acustica — e non facendosi mancare i pezzi dal vivo a chiusura di un prodotto che onestamente è relegato all'ascolto di chi è appassionato conoscitore della storia di Netherton e soci, desideroso magari d'averne un quadro più completo e corposo.
Non avendo ricevuto copia fisica del prodotto ma unicamente mp3 e basandomi su ciò che un amico mi ha mostrato fornendomi la sua copia in prestito — che bello recensire i lavori di certe etichette e dover chiedere aiuto agli amici per parlarne —, se il libretto fosse rimasto uguale a quello della prima versione sarebbe alquanto ricco di informazioni, note e conterrebbe la lista degli show tenuti dalla band sino a quel momento per un totale di ventiquattro pagine. Per quanto riguarda l'allegato dvd non saprei cosa dire visto che anche in questo caso non ho avuto possibilità di visualizzare i filmati e quindi sarebbe poco corretto parlare di ciò che non si conosce.
Limitandomi quindi solo al lato strettamente musicale, consiglierei un acquisto simile esclusivamente a chi pensa di essere un fanatico adoratore dei Misery Index, in caso contrario potete saltarlo a piè pari, per iniziare la loro conoscenza gettatevi all'ascolto dell'album di debutto e andate avanti di conseguenza.