MOONREICH – Fugue | Aristocrazia Webzine

MOONREICH – Fugue

 
Gruppo: Moonreich
Titolo: Fugue
Anno: 2018
Provenienza: Francia
Etichetta: Les Acteurs De L'Ombre Productions
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TRACKLIST

  1. Fugue, Pt. 1: Every Time She Passes Away
  2. Fugue, Pt. 2: Every Time The Earth Slips Away
  3. With Open Throat For Way Too Long
  4. Heart Symbolism
  5. Rarefaction
  6. Carry That Drought Cause I Have No Arms Anymore
  7. The Things Behind The Moon
DURATA: 53:55
 

Avevamo lasciato i Moonreich nel 2015 con "Pillars Of Detest", che apportava migliorie al suono e iniziava a diversificarlo, mancando però ancora di uno sviluppo completo. A quanto pare la band guidata da Weddir è riuscita nello scopo col nuovo album "Fugue".

Il quarto disco dei Francesi evidenzia miglioramenti sul fronte della prestanza, delle buone melodie e di un suono black metal che sa approcciare il lato atmosferico ed emotivo; doti già presenti nelle opere precedenti. Al tempo stesso ora si osa di più con brani dalla durata mediamente più estesa (da un minimo di sei minuti fino a un massimo di oltre dieci) e dall'impostazione complessiva più articolata. Risultano così presenti anche idee attinte, con parsimonia, dal versante post-black metal, in special modo nell'ottimo lavoro delle chitarre, mentre l'approccio melodico — talvolta malinconico, talvolta decadente — imprime un'aura malsana. I Moonreich restano comunque a dir poco feroci e non perdono un solo grammo di sostanza ritmica, inoltre il cantato dal taglio abrasivo adesso si sposa meglio con gli strumenti.

Le due parti di "Fugue" ("Every Time She Passes Away" ed "Every Time The Earth Slips Away") rappresentano il meglio del disco e si potrebbero considerare come la summa artistica odierna della band. "Heart Symbolism" invece ci prende a spallate, mentre "Rarefaction" ci ossessiona con armonie malefiche e "Carry That Drought Cause I Have No Arms Anymore" si apre a infiltrazioni dal gusto avantgarde non poi così scontate per il gruppo.

In conclusione, "Fugue" è il simbolo della tanto agognata e raggiunta maturità, un album finalmente solido e corredato da una veste grafica perfetta per cromatica e formato (il digibook della LADLO è veramente bello da sfogliare). Probabilmente ora i Moonreich potranno ottenere maggiore attenzione dagli amanti del genere.