MORROW – Covenant Of Teeth
Gruppo: | Morrow |
Titolo: | Covenant Of Teeth |
Anno: | 2016 |
Provenienza: | Regno Unito |
Etichetta: | Alerta Antifascista |
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TRACKLIST
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DURATA: | 39:01 |
Difficile pensare ai Morrow come a una band vera e propria, il gruppo londinese si presenta come l’ennesimo progetto-concept nato sotto la guida di Alex CF, artista completo più famoso per i suoi lavori con i Light Bearer e per i compianti Fall Of Efrafa. Questa nuova incarnazione quindi è più vicina a essere un ensamble, una collaborazione che ha come nucleo il succitato Alex CF, il polistrumentista David e la violoncellista Nicole, a cui gravitano attorno ospiti provenienti da altre band del roster dell’Alerta Antifascista a prestare la propria voce.
Quattro tracce dalla durata estesa compongono questo Covenant Of Teeth, che finisce sulla soglia dei quaranta minuti senza superarla, dove termini come sludge, d-beat, crust, doom ed emocore, più che paletti o veri e propri generi da rispettare, vengono utilizzati come elementi con cui i Morrow giocano a costruire i brani sempre in modo differente. Cura e creatività sembrano essere le stelle sotto la cui influenza nasce questo disco; ogni nota esce dagli strumenti e ricade nel posto migliore, anche quando le chitarre si aprono ad arpeggi dissonanti in “Cleaved Fang”, o nel momento in cui la band decide di accelerare, sfociando in momenti più core, il tutto inaspettatamente senza risultare a discapito della grinta. A smorzare i toni scuri e rocciosi, rendendoli più crepuscolari e sommessi, ci sono gli interventi di violoncello, fugaci incursioni melodiche che stemperano le irregolarità, donando un tono intimo e sommesso a un album che sarebbe sicuramente suonato più aspro. Nicole inserisce la melodia anche dove la formazione cerca di essere pachidermica, come nella stupenda “The Norr”, senza però dare l’impressione di lavorare contro gli altri membri, arricchendo invece lo spettro emotivo delle composizioni.
Covenant Of Teeth dei Morrow è un disco equilibrato, fatto sì di momenti concitati e altri più pesanti, ma al contempo di silenzi e di leggere note di chitarra acustica, dello scalpitare di un fuoco di un falò e di voci distanti che parlano in lingue esotiche; non mi stupirei se in futuro questo lavoro raggiungesse un certo status di culto, come è successo in passato a Owsla dei Fall Of Efrafa.
L’album è ad offerta libera sulla pagina Bandcamp della band, però mi sento di aggiungere che sarebbe un peccato non far proprio un lavoro così ben confezionato; la copertina di Alex CF è nel suo stile classico, fatto di figure morbose e oscure e dal livello di dettaglio estremo. Ciò non può far altro che costringermi a consigliarvi l’acquisto.