MOTHER MISERY – Megalodon
I Mother Misery sono alla terza apparizione sulle nostre pagine con "Megalodon" e la formazione composta da John Hermansen (chitarra e voce), Thomas Piehl (chitarra), Jimmy Lindbergh (batteria) e Stiff Hell (basso) non tradisce la attese.
Il quartetto si ripropone con una prestazione fra hard-rock e alternative metal dall'alta fruibilità, all'interno della quale è possibile nuovamente riscontrare un piacevolissimo lavoro delle chitarre, sostenute da un asse ritmico robusto e dinamico quanto basta, compreso il basso di cui si è tenuto decisamente conto, donandogli lo spazio che merita ("Down In The Dirt"). Anche la prova dietro al microfono di Hermansen è per l'ennesima volta efficace.
Le armi con cui gli Svedesi combattono le proprie battaglie sono semplici e chiaramente identificabli: inutile perdere tempo a descriverle, dato che una volta inserito nel lettore "Megalodon" le incrocerete una dopo l'altra e vi conquisteranno, dimostrando la bravura della band. La scaletta presenta un piglio accattivante sia nei pezzi più divertenti e decisi ("The Challenger", "Ashes Of Your Crown", "Stained", "Into These Lies" e "Stonecold Killer") sia in quelli più atmosferici ("100 Eyes" e "If You Fall").
Volendo trovare una differenza rispetto al passato, si può tranquillamente affermare che "Megalodon" riceve una spinta maggiore da parte della componente metallica, non inficiando però la capacità della band di dare vita a pezzi possibilmente radiofonici e capaci di accaparrarsi le simpatie di più ascoltatori. Il nuovo album dei Mother Misery ci garantirà insomma ulteriori bei momenti.