NADIWRATH – Nihilistic Stench
Gruppo: | Nadiwrath |
Titolo: | Nihilistic Stench |
Anno: | 2011 |
Provenienza: | Grecia |
Etichetta: | Moribund Records |
Contatti: | Myspace |
TRACKLIST
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DURATA: | 48:43 |
La scena Metal greca non è certamente una di quelle da scartare e la dimostrazione sta nel fatto che durante gli anni ha saputo coltivare e far emergere ottimi gruppi: Septic Flesh, Rotting Christ e Unholy Ritual, tanto per fare qualche nome tra i più conosciuti. Ed è proprio dall'underground della suddetta scena che tentano di farsi strada i Nadiwrath che, con un demo autoprodotto del 2007 alle spalle, sono alle prese con la promozione del loro primo album "Nihilistic Stench", in uscita a gennaio 2011.
Ciò che è stato portato alla mia attenzione durante l'ascolto di questo lavoro può trovare termini di paragone con alcune band più conosciute quali Carpathian Forest e Impaled Nazarene. Il duo di brani d'apertura composto da "Darkness Has Lost Its Meaning" e "Two Face Shit Fuckers" lascia poco spazio ai dubbi: ciò che questi ragazzi suonano è un Black 'N' Roll dalle connotazioni abbastanza standard, ma che, nonostante qualche limite di songwriting, risulta comunque godibile e di buon impatto. La successiva "Horns" è, insieme a "Eyes Full Of Vengeance", quella che porta all'orecchio i maggiori richiami di darkthroniana memoria, mentre con "There Is No Light" i nostri dimostrano di essere in possesso anche di una buona personalità; un brano che inizia bello tirato per poi subire un rallentamento poco dopo la metà in cui, oltre alla prestazione vocale decisamente d'effetto, si fa sentire anche un bel riff ripescato dal repertorio del Black più classico sorretto da un basso che è in grado di ritagliarsi anche qualche spazio per sè. "Another Pimping Whore" e "Winter Night" sono i brani più aggressivi in cui si sente maggiormente l'influenza dei già citati Carpathian Forest, insieme a quel retrogusto di stampo Punk tanto caro a Nattefrost & Co. Il disco si chiude con "Memories Are Died", un lungo pezzo da quasi dieci minuti che è forse, a livello di trasmissione emozionale, quello che si può maggiormente definire Black Metal. Un brano che si assesta su un mid-tempo ben costruito, malinconico ma carico di rabbia e claustrofobia, su cui si staglia la miglior prestazione vocale di Wrath che in alcuni frangenti mi ha tanto ricordato Sua Maestà Rainer Landfermann ai gloriosi tempi di "Dictius Te Necare". Proprio la voce è il fattore che potrebbe far storcere il naso ad alcuni, in quanto è impostata su uno scream straziato ma aggressivo, che si tramuta in vocals più stridule o in un simil-growl all'occorrenza. Le performance strumentali messe in atto sono buone, coadiuvate anche da una degna produzione, sebbene a volte quest'ultima possa dare l'impressione di risultare un po' troppo pulita.
In conclusione "Nihilistic Stench" è un gradevole prodotto che ha dalla sua una buona personalità e che potrà essere sicuramente apprezzato da chi è propenso ad assimilare facilmente gli ibridi musicali tra i generi in questione. Certo, non mancano le pecche e un po' di maturità in più in fase di songwriting è sicuramente da ricercare, ma come debutto questo disco è una buona prova e il tempo per migliorare non manca di sicuro.