NAKKA – Электродофреник
Gruppo: | Nakka |
Titolo: | Электродофреник |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Russia |
Etichetta: | Wings Of Destruction Prods / Satanath Records / NitroAtmosfericum Records / Helldprod |
Contatti: | |
TRACKLIST
|
|
DURATA: | 36:31 |
Dopo avervi presentato un paio di settimane fa il debutto dei Bonecracker, faccio tappa nuovamente in Russia per parlarvi del secondo disco dei Nakka, giovane quartetto proveniente da Khanty-Mansiysk. I Nakka comunque non sono un nome nuovo sulle nostre pagine virtuali: agli inizi dell'anno appena terminato, il nostro Bosj descrisse infatti "Человек-Завод", lavoro d'esordio del gruppo; ora è giunto il momento di scrivere a riguardo del nuovo album "Электродофреник", sebbene — ahimè — sia difficile divergere dalle poco entusiaste parole vergate in precedenza dall'esimio collega aristocratico.
Come accennato, la proposta non ha subito variazioni di sorta e quindi ci troviamo ancora di fronte a un Death Metal cupo, generalmente veloce, con pezzi brevi che non sfiorano mai i quattro minuti di durata: nell'insieme possiamo apprezzare una buona dose di groove e un umore discretamente greve, ma purtroppo quasi completamente mancante di idee vincenti che possano essere classificate come particolarmente interessanti o d'impatto. Nel complesso il suono non è totalmente disprezzabile: i riff sono tutto sommato piacevoli (seppure assolutamente standard), il growl cavernoso come si conviene e — con l'ausilio di qualche infiltrazione di stampo più moderno e di alcuni rallentamenti ben calibrati — "Электродофреник" potrebbe essere potenzialmente godibile.
Il vero problema è che risulta davvero difficile mantenere l'attenzione quando qualche buona idea viene continuamente intervallata da vari intermezzi incomprensibilmente privi di senso, almeno per chi non abbia dimestichezza con l'idioma russo; allo stesso modo, l'apparato lirico-grafico dell'album è ovviamente riprodotto unicamente in caratteri cirillici, altro fattore che incide negativamente su un'ipotetica comprensione del prodotto. Il ritmo delle composizioni, già di per sè piuttosto banali e non particolarmente attraenti come impostazione, viene continuamente spezzato, rendendo l'ascolto discontinuo e fisiologicamente tedioso.
A conti fatti, non trovo molto di più da dire su tale lavoro, il quale purtroppo non si discosta dalla mediocrità del suo predecessore, confermando i Nakka come una band di cui l'ormai saturo panorama Death Metal non sentiva assolutamente la necessità. "Электродофреник" appare come un disco di cui si fa fatica a percepire la ragion d'essere, un disco che forse potrà essere apprezzato soltanto dai compatrioti di lingua russa o da qualche strano personaggio che nella vita non abbia nulla di meglio da fare che ricercare spasmodicamente tale tipo di Death Metal scialbo e insipido.