NEBELMYTHEN – Stille | Aristocrazia Webzine

NEBELMYTHEN – Stille

 
Gruppo: Nebelmythen
Titolo: Stille
Anno: 2011
Provenienza: Germania
Etichetta: Wolfsgrimm Records
Contatti:

non disponibili

 
TRACKLIST

  1. Mond
  2. Sinn
  3. Meer
  4. Stein
  5. Unsterblich
  6. Spiegel
  7. Narbenkind
  8. Blutjuwel
  9. Vergessen
DURATA: 41:25
 

A dodici anni dalla loro formazione, insieme a un demo del 2005 di cui non si hanno pressoché informazioni, "Stille" rappresenta ancora oggi l'unica effettiva testimonianza dei Nebelmythen, formazione bavarese che consiste nei gemelli Tobias (basso) e Sebastian (chitarra e voce) Ludwig, più celebri per la loro partecipazione alla seconda versione dei Thulcandra di Steffen Kummerer. "Stille" è dunque l'altra faccia del side-project degli Obscura, uscito poco dopo "Fallen Angel's Dominion", ma probabilmente composto in un lasso di tempo piuttosto lungo e a questo antecedente. Il libretto è quanto mai avaro di dettagli, contiene solo ringraziamenti personali in tedesco, qualche verso estratto dai testi e una citazione del filosofo tedesco Peter Sloterdijk; considerando inoltre che il gruppo non dispone (più?) di un qualsivoglia contatto ufficiale, nulla può fare piena luce sulla genesi di questo debutto.

Nel merito, siamo alle prese con un album black metal figlio dell'austerità e della compattezza teutoniche: una drum-machine ben dosata, riff quadrati e bene in evidenza, una predilezione per le alternanze tra mid-tempo e up-tempo e qualche evanescente spunto più melodico e tamarro. Fa scuola in questo senso l'incipit stesso dell'album: l'attacco di "Mond" potrebbe sviare e portare a pensare di essere davanti a una pacchianata travestita da metal estremo, in realtà si tratta di un depistaggio e niente più. Non è un caso però che in una foto promozionale i gemelli indossino uno la maglietta dei Mayhem e l'altro degli Ensiferum, anzi, si può ben dire che i Nebelmythen sono un po' tutto ciò che si muove tra questi due estremi, pur se con le radici meglio piantate nel suolo norvegese che non finlandese.

L'origine geografica torna a incidere in modo evidente in sala di produzione, poiché il suono dei Nebelmythen è estremamente pulito e professionale, assolutamente impeccabile, permettendo così di apprezzare la tecnica esecutiva dei gemelli (e va da sé, uno come Kummerer non si sarebbe mai potuto circondare di strumentisti che non fossero estremamente capaci). Parimenti, questa produzione fa sì che l'album debba essere annoverato nel filone del black metal più moderno, quindi i blackster più oltranzisti potrebbero non gradire.

Nel suo piccolo, "Stille" riesce a mettere a fuoco il mondo dei gemelli Ludwig, forse ingiustamente adombrati dalla presenza di Kummerer in quello che a tutti gli effetti è oggi il loro gruppo principale. È dunque affascinante trovarsi alle prese con il side-project di un side-project, ancor di più vista la più che discreta qualità del materiale in esame.