NETHERBIRD – Arete
Attivi sin dal 2004, i Netherbird sono una formazione svedese originaria di Jönköping che propone un black metal dal sapore marcatamente melodico, come la tradizione del Paese da cui provengono comanda. Nella loro quasi ventennale carriera sono arrivati al sesto album, intitolato Arete, e distribuito dall’etichetta tedesca Eisenwald, con la quale collaborano ormai da tre anni.
Nei quasi quarantacinque minuti che compongono l’album, i Netherbird sfoderano uno dopo l’altro otto brani potenti e ben scritti, con melodie particolarmente orecchiabili ed efficaci, le quali più che arricchire le composizioni ne costituiscono ormai la struttura portante. Lo stile degli svedesi è palesemente tributario di nomi sacri come Dissection e Sacramentum, con virate un po’ più atmosferiche e moderne alla Dark Tranquillity.
Rispetto al precedente Into The Vast Uncharted, Arete è sicuramente più pulito e melodico, e per quanto i blast beat e i riff in tremolo picking siano sempre presenti, la componente black metal risulta meno preponderante. La produzione particolarmente pulita e moderna accentua la perizia esecutiva del quintetto, a dir poco impeccabile, senza attenuarne l’aggressività e la potenza, ma rendendo ogni suono affilato e tagliente come una lama di bisturi. Particolarmente notevoli sono gli assoli di chitarra, in cui il gusto melodico e la tecnica si bilanciano alla perfezione riuscendo a completare e arricchire i brani senza troppe forzature, come in “Towers Of The Night”. Stesso discorso vale per le parentesi acustiche, particolarmente curate negli arrangiamenti, come nel caso dell’introduzione di “Void Dancer”, in cui la voce sussurrata di Nephente vi si sovrappone gradualmente fino a sfociare nel verso del brano.
Arete è un ottimo album di black metal melodico, curato nei minimi particolari e composto magistralmente, prova della maturità artistica di un gruppo che probabilmente è giunto all’apice della propria carriera, anche se, forse a causa di una scelta stilistica non propriamente al passo coi tempi, fatica a emergere dall’underground e a farsi conoscere nei circuiti più importanti, per quanto abbia tutte le carte in regola per poterlo fare. Che il prossimo album sia quello decisivo per i Netherbird?