NIHILISTINEN BARBAARISUUS – Madness Incarnate | Aristocrazia Webzine

NIHILISTINEN BARBAARISUUS – Madness Incarnate

 
Gruppo: Nihilistinen Barbaarisuus
Titolo: Madness Incarnate
Anno: 2016
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Symbol Of Domination Productions / Black Lion Productions
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TRACKLIST

  1. Traversing The Frozen North
  2. Madness Incarnate
  3. Virgin Essence
  4. Immaculate Deconception
  5. Comte-Sponville [versione acustica]
DURATA: 19:14
 

Personalmente non amo stroncare una band: è sempre un'operazione per nulla piacevole per vari motivi e non nego che tra questi ci sia il dover ascoltare più volte un disco che non apprezzo. Solitamente cerco anche di trovare del buono per quanto possibile, ma in alcuni casi il compito risulta alquanto difficile.

Parliamo dell'ultima fatica dei Nihilistinen Barbaarisuus, nome che i miei colleghi finnofoni saprebbero sicuramente leggere meglio di me; il progetto è in realtà in mano al solo Mika Mage, ora residente negli Stati Uniti, che però non nasconde le sue origini nord-europee. "Madness Incarnate" è un ep di Black Metal atmosferico di meno di venti minuti e — nonostante la breve durata — riesce a collezionare una discreta dose di difetti. La prima traccia "Traversing The Frozen North" a essere sinceri sembra andare nella giusta direzione con un riff semplice e malinconico accompagnato dalla tastiera, tuttavia proprio quando ci si aspetta un'evoluzione decisiva il brano si interrompe bruscamente; onestamente non riesco a trovare un senso a questa scelta, dà quasi l'idea che l'autore non sapesse come portare avanti il pezzo, ma in questa maniera il mood viene totalmente rovinato. La titletrack è forse la più riuscita delle cinque: non che sia un capolavoro, si lascia semplicemente ascoltare e offre un finale senza dubbio meritevole di apprezzamento, anche se la pausa prima di esso è poco convincente.

"Virgin Essence" avrebbe il potenziale per essere una traccia accettabile, eppure diventa ben presto noiosa sia a causa del riff di chitarra fin troppo banale per essere ripetuto così tante volte, sia per la batteria dalla vitalità pressoché nulla (difetto che comunque affligge l'intero disco). Si passa poi a "Immaculate Deconception" che parte con un riff che — sarò onesto — francamente ho trovato quasi vergognoso; il brano è più aggressivo, nel complesso non totalmente da buttare, grazie anche all'intermezzo atmosferico, ma ciò non basta a farmi mandare giù quelle due note alternate senza il minimo sforzo compositivo, peraltro riproposte anche verso la fine. A concludere troviamo l'acustica "Comte-Sponville", che non aggiunge nè toglie nulla a questo album, suonando comunque più o meno accettabile.

Ammetto di aver preso un po' in antipatia "Madness Incarnate", specialmente perché cercando informazioni sono incappato in un buon numero di recensioni ultra-positive e mi ero fatto una certa idea non rispecchiata durante l'ascolto; trovo però che sia un disco approssimativo, con una direzione vagamente accennata ma mai intrapresa con piena consapevolezza. La concorrenza offre in continuazione lavori di alta qualità in questo genere, con un prodotto simile sarà veramente faticoso emergere per i Nihilistinen Barbaarisuus.