NORTHWAIL – Enigma
Gruppo: | Northwail |
Titolo: | Enigma |
Anno: | 2008 |
Provenienza: | Polonia |
Etichetta: | Autoprodotto |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 48:04 |
L'underground polacco è uno dei più fertili e forse anche fra i meglio assortiti in circolazione, sforna continuamente band che in primis suonano più che discretamente e alimenta in maniera spropositata quella che è la tendenza estrema del metal. I Northwail, formazione proveniente da Szczecin, si muovono in questo bacino sempre colmo, tentando a più riprese di metter fuori la testa. Attivi ormai da quasi una decade e con tre demo pubblicati sino al 2004, solo quattro anni più tardi hanno dato vita al loro primo album autoprodotto dal titolo "Enigma".
Se le basi naturali del gruppo ai primordi risiedevano in un black metal vecchia scuola di tipo scandinavo, la creatura partorita in quell'anno se ne è distaccata a più riprese, assumendo una forma decisamente alternativa. Le sei tracce che compongono il disco infatti possiedono all'interno una forte carica atmosferica, tratti accentuati di una visione musicale progressiva, una buona carica melodica e un'attitudine che affonda anche in territori legati al death e al thrash. Una miscela che spesso si è provata e non sempre ha dato buoni frutti, nel caso dei Northwail ci troviamo però di fronte a un grande passo in avanti rispetto a demo come "Genesis" che — seppur non scadente — non possedeva né personalità né le armi giuste per fronteggiare uscite della stessa tipologia.
"Enigma" con i suoi cinquanta minuti circa non presenta varianti tecnicamente impossibili o ultra-eleborate, ma poste al momento giusto per dare un'incidenza portante ai brani. Questa caratteristica percorre evidentemente tutta la scaletta, trovando nella più lunga in durata "The Northernmost Journey" e nella traccia situata in apertura "Soul Exile" le risultanti meglio riuscite di tale modus operandi. La prima citata spicca per capacità evocativa: le sezioni lente vengono alternate ad altre prettamente concitate, dove l'alone scuro è una costante; siano i momenti death o black a farne uso, l'atmosfera cupa rimane presenza importante, mentre l'operato dell'allora membro violinista Hekate gioca un ruolo fondamentale nell'infondere un'aura particolare al pezzo, con linee strumentali classiche accattivanti. L'apripista invece — prima di avvalersi di una configurazione black moderna di stampo norvegese — si diletta con passaggi e fraseggi che richiamano gli altri generi da cui traggono ispirazione.
"Enigma" è un album che ha pieno valore in un complesso ben orchestrato e che con le due perle descritte viaggia al di sopra della linea media. I Northwail del resto dimostrano genuinità e applicazione nel comporre, prospettando una crescita non solo come mera illusione. I ragazzi adesso stanno elaborando il materiale per il secondo lavoro, che dovrebbe vedere la luce quanto prima. Per chi non avesse ancora avuto modo di apprezzare la musica da loro proposta, consiglio d'iniziare proprio da "Enigma". E nel frattempo mi chiedo come mai una buona etichetta non li abbia notati… La band è in cerca di date anche qui in Italia, quindi non esitate a contattarli nel caso in cui voleste vederli suonare nella nostra nazione.