NORTHWIND WOLVES – Dark… Cold… Grim…
La nostalgia è un sentimento tipico fra chi ascolta metal. Capita così di rimpiangere l'età dell'oro e della fratellanza senza divisioni, un determinato periodo di splendore di un genere (penso ai piccoli fiammiferai dell'Inner Circle per il black metal) oppure gli esordi di un gruppo che poi si è svenduto o ammosciato. Gli statunitensi Northwind Wolves, nello specifico, mi riportano alla mia fase sinfonica, quando Dimmu Borgir e Cradle Of Filth erano all'ordine del giorno fra i miei ascolti regolari.
Il quartetto fondato da Noor (chitarra e voce), Astaroth (chitarra) e Bret (batteria) proviene da Los Angeles ed esordisce con "Dark… Cold… Grim…", un album che sintetizza le esperienze precedenti dei musicisti (in particolare con Sinstorm e The Faceless), supportato da Black Lion Recors. A differenza di tante formazioni sinfonico-melodiche che ho incontrato nel corso degli anni da fan più smaliziato, troppo sinfoniche e poco black metal, i Northwind Wolves mantengono salde radici nelle origini del filone, con un approccio genuino e un po' naïf, senza effetti speciale in fase di produzione ma ricordandosi di rendere incisive anche le chitarre. L'attacco pregno di cattiveria di "Chamber Of The Shadow Lord" sa di Immortal, per esempio, mentre altrove la furia imponente degli Emperor ammanta l'atmosfera.
Il pezzo forte di "Dark… Cold… Grim…" risiede ovviamente nel lavoro delle tastiere, che risentono di quanto realizzato dai Dimmu Borgir della fase mediana di "Enthrone Darkness Triumphant" e "Spiritual Black Dimensions", in particolare dall'ultimo Stian Aarstad e dal primo Mustis. La melodia è un altro elemento importante, mentre non mancano alcuni assoli qua e là.
Il titolo composto da tre parole e il misterioso e affascinante castello in copertina sono ulteriori indizi del forte legame con la formazione di Shagrath e Silenoz. Sul fronte grafico invece vi segnalo un interessante tocco di originalità dato da un logo a prima vista illeggibile e contorto come tanti, ma che inquadrato da lontano svela l'immagine di un lupo ululante: un piccolo tocco che personalmente fa guadagnare punti al gruppo.
Venendo alle conclusioni, i Northwind Wolves sono una band sinceramente vintage, ancorata al passato e perciò consigliata ai fan più romantici del filone sinfonico e melodico del black metal. Per tutti gli altri "Dark… Cold… Grim…" risulterà soltanto l'ennesimo album anacronistico.