Odessa - Costi/Benefici | Aristocrazia Webzine

ODESSA – Costi/Benefici

Gruppo: Odessa
Titolo: Costi/Benefici
Anno: 2022
Provenienza: Italia
Etichetta: Shove Records / Sangue Dischi / To Lose La Track
Contatti: Facebook  Bandcamp
TRACKLIST

  1. Profitto/Perdita
  2. Parcae
  3. Semel Abbas, Semper Abbas
  4. Le Piramidi Del Nulla
  5. Neon Circle
DURATA: 21:58

Il post-hardcore è un genere che ha sempre trovato spazio sulle pagine di Aristocrazia. Se a questo aggiungiamo che la prima grande folgorazione musicale di chi scrive è stato il punk hardcore, e con esso tutte le sue derivazioni, abbiamo tutti i presupposti per poter parlare di Costi/Benefici, primo e finora unico lavoro degli Odessa.

Ripartito tra Lombardia, Emilia Romagna e Roma, il quintetto nasce dall’unione di musicisti provenienti da formazioni che si sono fatte un nome all’interno della scena hardcore e post-hardcore italiana: Marnero, Concrete, La Crisi, Laghetto, Comrades, The Infarto, Scheisse! solo per citarne alcune, ma l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Un concentrato pluridecennale di esperienza, capace di incuriosire e di creare buone aspettative che non sono state minimamente deluse, anzi.

Parto col dire che i cinque brani di Costi/Benefici non sono una sterile riproposizione delle sonorità dei gruppi citati. Certo, le influenze si sentono e sono talvolta evidenti — le chitarre ruvide di “Le Piramidi Del Nulla” urlano Concrete per tutti i quasi sei minuti del pezzo — ma sono rielaborate dando vita a un suono nuovo e incredibilmente personale. I Nostri mordono il freno, prediligendo tempi dilatati in cui le suggestioni novantiane, condite da una continua ricerca melodica, si mescolano ad atmosfere eteree che strizzano l’occhio al post-rock in brani come “Parcae” o nel conclusivo “Neon Circle”. Non mancano, poi, spruzzate di psichedelia nell’ipnotico ripetersi di “Semel Abbas, Semper Abbas”, che sembra più volte sul punto di avvolgersi su se stessa. Il tocco finale lo offrono le linee vocali di Nat, che abbandona le urla dei The Infarto, Scheisse! a favore di un cantato pulito, a tratti parlato, ma non per questo meno carico di sofferenza e pathos.

Costi/Benefici è un disco intenso ed emozionante, un lavoro le cui tracce rimangono impresse nella memoria e che richiama un ascolto dopo l’altro. Che gli Odessa siano degli ottimi musicisti lo si capisce non solo dal fatto che non ci sia una singola sbavatura, ma anche dall’essere riusciti a reinventarsi, dandosi un nuovo punto di inizio, restando fedeli al proprio vissuto e alla propria attitudine. Bravi.