ORGANISATION TOTH – The Occult Bloodline

Organisation Toth, progetto francese dietro cui si cela il misterioso .Ö.livier.T., torna sulle nostre pagine dopo esserci passato ai tempi in cui militava tra le file della Rage In Eden. I cambiamenti, da allora, non sono stati significativi, d’altronde l’impronta oltranzista delle origini lasciava poco spazio all’immaginazione e ai ghiribizzi, e chi ascolta questo genere di musica non li cerca neppure.

The Occult Bloodline, però, riprendendo le atmosfere industriali e rituali tipiche dell’arsenale francese, vira su territori dark ambient più spesso e a quanto pare anche più volentieri che in passato. Se da un lato l’album continua a strizzare l’occhio all’industrial militaresco edulcorato (se vi piace Vatican Shadow, sapete di cosa stiamo parlando, altrimenti beh, ascoltate pure lui) e dai tratti sintetici, di cui “Holy Land” e “Fallen Angel” sono fulgidi esempi, dall’altro mette un po’ da parte i ritmi cadenzati e marziali per aprire spazi meno angusti e più atmosferici. “Last Tribute” è l’unico brano che risponde alle regole serrate del genere, e lo fa per omaggiare la controversa figura di Yukio Mishima, punto di riferimento etico-estetico di tantissimi artisti dell’area neofolk-industrial; mentre il resto del disco insegue una forma di circolarità rituale di sicuro effetto, mi riferisco nel particolare a “Unholy Alliance” e all’oscura title track: in quest’ultima una tetra voce sintetica guida il cerimoniale fino alla fine.

Una conferma per Organisation Toth, il cui nome corrisponde ormai a una solida certezza, e una conferma anche per Steinklang Industries che, instancabile, continua a produrre musica per gli asceti industriali dei giorni nostri, facendolo bene: The Occult Bloodline uscirà il 20 dicembre e sono già aperti i pre-ordini.