OUTRAGE – Contaminated
Gruppo: | Outrage |
Titolo: | Contaminated |
Anno: | 2009 |
Provenienza: | Austria |
Etichetta: | Mantain Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 51:25 |
Il 2009 è stato l'anno di debutto per molti gruppi, alcuni sono stati incensati, altri sono passati inosservati, qualcuno vale la pena di ripescarlo, altri è meglio evitarseli proprio. Fra i dischi che non conoscevo, mi sono imbattuto in "Contaminated", primo lavoro della death metal band austriaca Outrage. I ragazzi hanno all'attivo un demo, uno split e un ep, ma la sostanza vera, quella consistente, è racchiusa in questo album.
Tredici tracce per una cinquantina di minuti di durata circa, ben composti, miscelando richiami old school con una vena melodica importante ma che non snatura delle canzoni che hanno nella loro carica di matrice thrash la spinta naturale. Le coordinate di base vedono comunque attingere sia dalla scuola europea che da quella americana, alternando spesso le sensazioni e gli stili con più che discreta riuscita e gusto. Un buon calderone che vede sfruttare al meglio l'unione fra la genuinità creata e la fruibilità al limite col commerciale di alcune scelte, i ragazzi sono capaci di attrarre sia quando il piede spinge sull'acceleratore sia quando gli attimi più orecchiabili si fanno presenti e così episodi come "Chamber Of Death", "Splatter Of Blood", "Killing Spree" e "Switch Off The Pain" fanno il proprio mestiere, incidendo positivamente su una prova nel complesso ben orchestrata.
Le chitarre di Manuel Berger e Gerhard Turk imbastiscono telai solidi, le brevissime e melodiche incursioni solistiche servono più ad affinare l'incedere che come vezzo o sfoggio. Le basi messe in atto da Michael Mittendrein dietro le pelli del resto si muovono su tempistiche mai sparate, mantenendosi compatte con le linee di basso eseguite da Erwin Forsthuber, ben presenti nell'organigramma del sound. Con il microfono ci pensa Markus Urstöger a fare la sua parte, una performance invidiabile quella del cantante, non forza inutilmente, sviluppando un growl adatto alle varie soluzioni che gli Outrage si fanno carico di usare; quando c'è da gridare stridulamente lo fa, evitando però che divenga un costante quanto inutile orpello come spesso purtroppo accade.
"Contaminated" è un lavoro che non inventa nulla, ma che ci ricorda che c'è gente concreta che pensa a sfornare del buon death metal, al tempo stesso rimanendo sintonizzata con il periodo storico in cui vive. Gli Outrage sono fra questi.