PANZERFAUST – The Lucifer Principle
I prodotti partoriti dal binomio Canada e Black Metal ci hanno abituati a una certa propensione atmosferica (o almeno così è nell'immaginario del sottoscritto), ma le coordinate del lavoro qui trattato seguono invece binari che conducono su un sentiero ben più tenebroso e cupo. I Panzerfaust — quartetto attivo ormai da più di un decennio e con alle spalle già tre prove sulla lunga distanza — in questo EP non declamano il freddo delle foreste patrie e nemmeno si occupano dell'affascinante potenza di Madre Natura, bensì ci mettono di fronte a un'espressività molto più tenebrosa, contorta e demoniaca.
Le costruzioni presentate in "The Lucifer Principle" si basano principalmente su un riffing sbilenco, disturbante e disarmonico, peculiare di un certo filone Black Metal, il quale viene mescolato con un'oscurità alienante e sulfurea: tale composto potrebbe ricordare a grandi linee un distruttivo incrocio tra le perversioni dei Deathspell Omega, le propensioni luciferine dei Glorior Belli, le ispirazioni pestifere di alcune ultime uscite di casa Marduk e qualche sprazzo di insania che mi ha riportato alla mente in più di un'occasione i The Axis Of Perdition.
Siano le viscose e opprimenti avanzate di "The Jerusalem Syndrome", le tirate furiose di "The First Con Man, The First Fool" oppure le atmosfere blasfeme di "Axis Mundi", i Panzerfaust mettono in mostra una personalità compositiva tanto feroce quanto evocativa, assolutamente efficace nell'intento di generare quegli affreschi tenebrosi ed empi tanto cari a questo tipo di stile.
Una chicca particolare che merita una menzione a parte è la cover di "God's Gonna Cut You Down", del mai troppo compianto Johnny Cash: sebbene destrutturato fino all'osso e completamente ricostruito con canoni ben differenti dalla versione classica, l'esperimento risulta perfettamente riuscito nell'intenzione di trasformare il pezzo in questione in un compendio di morbosa iniquità iconoclasta. Insomma, certamente nulla di epocale, ma comunque un interessante risultato che diventa un attestato di indubbia versatilità compositiva e capacità qualitativa da parte del gruppo.
"The Lucifer Principle" non è un'uscita imprescindibile, tuttavia è un lavoro sicuramente di spessore e che vale la pena di essere ascoltato sia dai puristi che dagli estimatori del Black Metal che si distacca un po' dai classici e stringenti canoni tradizionali, pur mantenendo un'identità di genere ben definita. I Panzerfaust sembrano volerci dimostrare di aver raggiunto una maturità notevole e saremo, quindi, curiosi di vedere se sapranno riconfermarsi in futuro con un disco dal minutaggio più consistente: per il momento, complimenti per la bella prova!