PARAMNESIA / UNRU – Split / PARAMNESIA – Paramnesia | Aristocrazia Webzine

PARAMNESIA / UNRU – Split / PARAMNESIA – Paramnesia

 
Gruppo: Paramnesia / Unru
Titolo: s/t / Paramnesia
Anno: 2014
Provenienza: Francia / Germania
Etichetta: Les Acteurs De L'Ombre Productions
Contatti:

Paramnesia: Bandcamp  Blog

Unru: Facebook

 
TRACKLIST SPLIT

  1. Paramnesia – III
  2. Unru – Die Welt In Der Wir Sterben

TRACKLIST PARAMNESIA

  1. IV
  2. V
DURATA: 27:37 / 40:15
 

Recensione "doppia" per la (one-man?) band francese Paramnesia, perché — non me ne vogliano i pur bravi Unru — il lavoro presentato in questi tre brani è parte di un unico organico, da ciò la maggior praticità di una trattazione unica. Con ordine: Paramnesia è un progetto nato nel 2005 in Alsazia, di cui — come da tradizione francese — si sa poco o nulla. Una prima demo è stata rilasciata solo nel 2013 (peraltro limitata a cento copie), contenente due pezzi laconicamente intitolati "I" e "II".

Ora, passato un anno, escono a distanza di poche settimane uno split con la formazione tedesca Unru e un vero e proprio album di debutto, contenenti rispettivamente i brani "III", "IV" e "V". La formazione, di cui si sa far parte il solo Pierre Perichaud a batteria e voci, si prodiga in un black metal furioso e sottoprodotto, estremamente magmatico e atmosferico quanto rabbioso e brutale. Il risultato, inutile girarci attorno, è da un lato incontrovertibilmente già sentito, dall'altro estremamente piacevole. A patto che siate quel tipo di persone che trova piacevole blast-beat perenni, chitarre pastose e acuminate e urla che hanno ben poco di umano. Il minutaggio dei brani è estremamente elevato, ma la proposta dei Paramnesia strizza più di un occhio alla scena della Cascadia, dunque non era lecito aspettarsi di meno; la lezione dei Francesi, di fatto, vive della luce riflessa della scena capeggiata dagli Wolves In The Throne Room, tuttavia riesce a convincere pur nel proprio essere derivativa grazie all'estrema (in tutti i sensi) schiettezza.

Qualsiasi altra informazione relativa al progetto alsaziano ci è al momento negata, sebbene proprio in queste ore sia in preparazione un'intervista che, speriamo, possa sollevare almeno parte della coltre di oscurità che ricopre il nome Paramnesia.

Venendo ora al brano degli Unru, formazione a me ignota prima che arrivasse questo split, c'è relativamente poco da dire: una badilata black metal di oltre dodici minuti dai connotati maggiormente melodici e marci allo stesso tempo rispetto a quanto sentito nella metà francese del lavoro. Un sound più malato e rancido, che mette in bella mostra le contaminazioni crust del giovane quartetto tedesco (il quale nella propria pur breve storia ha alternato pezzi da due minuti e reinterpretazioni dei Discharge a brani da oltre dieci decisamente più black).

A conti fatti, le due più recenti produzioni LADLO sono dunque un concentrato di malvagità e follia, marciume e disagio, che non potrà non affascinare il vostro più recondito animo blackster a partire dalle copertine, opera dello stesso Perichaud sotto lo pseudonimo di Businessforsatan. Dimenticate qualunque virtuosismo o magia della sala di registrazione: il suono di Unru e Paramnesia è scarno, freddo, essenziale. Due dischi coinvolgenti e contagiosi.