PATRONYMICON – All Daggers Towards The Sky
Gruppo: | Patronymicon |
Titolo: | All Daggers Towards The Sky |
Anno: | 2013 |
Provenienza: | Svezia |
Etichetta: | Carnal Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 31:43 |
Gli svedesi Patronymicon sono pronti per il secondo giro che conta: dopo averli ascoltati e recensiti per ciò che concerneva il demo "Coldborn" e il debutto "Prime Omega", è arrivato anche per "All Daggers Towards The Sky" il momento di finire in pasto ad Aristocrazia.
La formazione guidata da N. Sadist (chitarra, basso e voce), in questa precisa circostanza supportato dal solo batterista P. Locust e con l'ex chitarrista Kvist come co-compositore, presenta una collezione di sette pezzi ancora una volta volutamente inchiodati al sound della propria matrice nazionale che conduce in zona Marduk, Dissection, Watain e Triumphator. È quindi impossibile non parlare di un incrocio fortemente maligno di melodia e ortodossia, abile nello sprigionare un'aura nota eppure decisamente affascinante per gli amanti di tale panorama musicale.
I Patronymicon non lasciano nulla all'immaginazione: sono una violenta tempesta che nei rallentamenti emana sentori sulfurei, alle volte potrete riscontrare la presenza di sezioni dal rimando thrash e lievi contaminazioni di stampo heavy, queste ultime per lo più incastonate all'interno di "Age Of Contamination"; tuttavia l'ortodossia nera e quella sorta di epicità maligna insite in capitoli come "The Great Pestilence", "Mourning Cold" e "Unleash Hells Fire" non fanno altro che alimentare quella violenta Fiamma che a detta di molti si sarebbe indebolita col tempo. Forse è così, però non è stata del tutto domata.
"All Daggers Towards The Sky" — pur non distaccandosi da quanto ci è stato raccontato da autori più conosciuti nel corso degli anni — non ha dei veri e propri difetti evidenti: parte leggermente in sordina, crescendo dalla quarta traccia in poi e mostrando da quell'istante a seguire la sua forma migliore. Il lavoro di produzione di N. Sadist e Steinfaust (presso gli Stalangest Studio) e quello di mastering curato da Sverker Wildgren (nei rinomati Necromorbus Studio di Mr. Tore Gunnar Stjerna, noto come Necromorbus) si rivelano essere valori aggiuntivi a supporto di una causa gradita a coloro i quali saranno disposti a dare al disco un numero sufficiente di ascolti per apprezzarne il contenuto.
Per la compagine scandinava l'album in questione rappresenta un'ulteriore conferma della dedizione con la quale si presta a servizio del mondo black, una sorta di fedeltà che al giorno d'oggi è forse sottovalutata e presa di mira da chi pretende evoluzioni anche dove non ce n'è un reale bisogno. Alle volte ciò che desideriamo avere nello stereo è un disco semplicemente nero fino al midollo, che eviti di utilizzare modernismi inutili ed è proprio in quelle occasioni che dovreste tenere in considerazione "All Daggers Towards The Sky". La compagnia dei Patronymicon vi risulterebbe decisamente piacevole.