PRESSURE POINTS – Remorses To Remember
Gruppo: | Pressure Points |
Titolo: | Remorses To Remember |
Anno: | 2010 |
Provenienza: | Finlandia |
Etichetta: | Firebox Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 53:03 |
Ci sono band che hanno segnato più di altre in maniera indelebile frange della scena death e una di queste realtà è sicuramente quella di Mikael Akerfeldt & Co.: gli Opeth.
I finlandesi Pressure Points hanno da poco pubblicato il loro album d'esordio "Remorses To Remember" in cui suono moderno e ampie aperture progressive si coniugano a una inclinazione death metal che quando si fa sentire non lesina di sicuro nell'incidere grazie al buon spessore compositivo che dà vita ai brani.
La fase di mezzo dell'evoluzione compiuta dei prima citati Opeth (da "Still Life sino a "Deliverance") è uno dei punti cardine dal quale traggono ispirazione, la carica melancolica delle tracce ricorda per certi versi i loro conterranei Insomnium e vi sono accenni di sonorità ricollegabili ai nostrani Novembre.
Non è facile muoversi in un calderone ormai stracolmo e ipercompetitivo come quello del progressive death. In molti si cimentano senza arrivare al cuore della gente creando solo dischi figli della tecnica o continuando a clonare lavori del passato ripulendoli e spacciandoli per novità, situazione che sembra aver creato una fase di stallo.
I musicisti in questione, seppur senza inventare nulla e con una mancanza di personalità musicale evidente, possiedono degli sprazzi di lucidità che fanno ben sperare. Quando alle vostre orecchie giungeranno le note di "Temptation For Hate" e "Out Of Sync", pezzi che racchiudono in toto l'espressività e le voglie dei Pressure Points, ne sarete piacevolmente travolti.
Sezioni musicali ad ampio respiro e strettamente di richiamo settantiano dilatano ancora lo spazio che vi circonda, la voce si fa pulita, ma mai esageratamente sdolcinata, esse anticiperanno, susseguiranno o si alterneranno a quelle fermamente legate q quello più ruvide e pesanti sulle quali si poggiano in qualità di elemento di contrasto tappeti di tastiera (se non ci fosse stato il signor Browning a inserirle nei suoi Nocturnus quante perle ci saremmo persi arricchite dall'uso di tale strumento capace d'infondere spessore alle tracce) non rinunciando però ad altre variazioni dedite a un incedere più grooveggiante.
L'esecuzione delle canzoni rispetta i canoni dello stile svolgendosi in maniera elegantemente pulita, il cantante si destreggia bene sia nel growling profondo che nelle fasi in cui l'ugola si schiarische, facendo registrare i suoi migliori momenti nei passaggi legati a "Edge Of Endurance" e la già nominata "Out Of Sync".
La formazione ha davvero tutte le carte in regola per attirare l'udito di una larga fetta d'ascoltatori deve però cercare la chiave di volta che dia modo alla propria personalità di presenziare, aggiungendo un pizzico d'audacia nei cambi di tempo e alle soluzioni utilizzate in genere. In quel caso per i Pressure Points potrebbero arrivare i giusti riconoscimenti, non gli resta quindi che maturare.