PROFUNDIS TENEBRARUM – Disciples Of Venomous Death | Aristocrazia Webzine

PROFUNDIS TENEBRARUM – Disciples Of Venomous Death

 
Gruppo: Profundis Tenebrarum
Titolo: Disciples Of Venomous Death
Anno: 2017
Provenienza: Spagna
Etichetta: Egregor Records
Contatti:

Facebook  Soundcloud

 
TRACKLIST

  1. Stench Of Dead Dimensions
  2. Into The Abyss
  3. Exsanguination Smell
  4. Serpent Cult Abomination
  5. The Scourge Of The Scythe
  6. Beyond This Tormenting Life
  7. Dark Ceremonial Oath
  8. Disciples Of Venomous Death
DURATA: 47:47
 

Il nuovo disco dei Profundis Tenebrarum sta passando un po' sotto silenzio: uscito per Egregor, neonata etichetta che abbiamo conosciuto tramite i Dysylumn e di cui "Disciples Of Venomous Death" rappresenta la seconda uscita, spacca un discreto quantitativo di culi.

Se musicalmente la formazione capitanata da Nocturn non ha apportato modifiche di rilievo al proprio operato, è solo perché il black metal espresso ha già trovato la propria dimensione ormai da tempo. Come ce li descrisse Mourning anni fa parlando di "Apocalypchrist" e come confermò lo stesso Nocturn quando direttamente interrogato a riguardo, i Nostri sono sempre alla ricerca della perfetta sintesi del sound scandinavo dei primi anni '90, per cui gira e rigira sempre da Marduk e Satyricon si ritorna.

A differenza di tanti (troppi) altri nomi che affollano la scena, i Profundis Tenebrarum sono in grado di scrivere buona musica, pur rifacendosi a uno stile vecchio, che a rigor di logica dovrebbe già aver detto e dato tutto e il contrario di tutto. Invece, ogni riff, ogni blast beat di "Disciples Of Venomous Death" fa di tutto per urlare che quando la passione è forte i risultati possono arrivare con qualunque mezzo, senza essere per forza innovatori, per costruire un proprio percorso artistico coerente e soddisfacente, tanto per se stessi quanto per l'ascoltatore appassionato. Meglio se anticristiano.

L'operato dei Profundis Tenebrarum non richiama la Scandinavia dei primi anni '90 solo per le sonorità, ma anche a livello tematico. Non che dalla band capitanata dal gestore della Antichristian Front Records ci si potesse aspettare altro, ma Dio, fai schifo, fattene una ragione. Ancora in merito alla AFR, l'etichetta non dà segni di vita da qualche anno ed è forse ciò che ha spinto la band alla collaborazione con Egregor, che speriamo si riveli proficua e fortunata.

Gruppi del genere, che dopo vent'anni di carriera hanno finalmente aperto una pagina Facebook ufficiale e raccolgono poche centinaia di seguaci, sono l'essenza stessa del black metal, la dimostrazione che questa musica viene ancora suonata da qualcuno per passione e per nessun'altra ragione. Uno dei pochissimi casi in cui l'aggettivo «true» può ancora avere senso.