PŸLON – Doom
Gruppo: | Pÿlon |
Titolo: | Doom |
Anno: | 2009 |
Provenienza: | Svizzera |
Etichetta: | Quam Libet Records |
Contatti: | Sito Ufficiale |
TRACKLIST
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DURATA: | 01:17:29 |
La formazione svizzera nel 2009 si presenta con un nuovo lavoro dal titolo semplice quanto significativo: "Doom".
Confermando una maturità artistica ormai pienamente acquisita e un amore per lo stile più classico del genere, il disco è un'opera mastodontica nella sua ora e venti circa di durata, verrete a contatto con influenze evidenti che rimandano dai classici Black Sabbath (alcuni riff sembrano proprio mano di Iommi), Count Raven, Saint Vitus e perchè con merito non citare anche i nostrani Black Hole e l'epicità dei primissimi Candlemass.
Come avrete capito di carne al fuoco ce n'è davvero tanta e di buona qualità, scorrono diversi fiumi sonori che vanno intersecandosi nelle tracce, gli anni Settanta, il metal, la passione per strumenti come il flauto e le tastiere intensamente psichedeliche che ricreano un incedere dai tratti naturalistici profondi e riflessivi.
Le tracce, tranne i brevi intermezzi "De Rerum Sanctarum Una", "Age Of Despair" e l'outro "The Void Thereafter", hanno lunghezza che varia dai sei minuti circa di "Beneath Beyond" sino ai quasi undici dell'opener "Renovatio (Renewal & Relapse)", riuscendo a intrattenere l'ascoltatore con una varietà di soluzioni e un pathos intimo e ricercatore assolutamente interessante che incantatore attraversa i passaggi musicali, passaggi che prendeno spesso piede divenendo parti strumentali in cui la voce si fa da parte lasciando che siano solo le note a esprimersi.
Del resto c'è da dire che la prova dei singoli è veramente buona sia dal punto di vista prettamente compositivo che da quello esecutivo, la voce di Matt per certi versi data la tonalità particolare può risultare ostica a un primo ascolto, ma se le viene concesso il giusto tempo verrà assorbita e valutata nel migliore dei modi insieme al resto.
Andando a spulciare nel ricco package, un digipack apribile in più facciate in cui vi sono rappresentati simboli religiosi, statue d'angeli o la croce in rilievo in fronte a esempio affiancati da altri naturali come farfalle e foglie, si può leggere nei credits che in questo lavoro si son alternati diversi batteristi dietro le pelli e la solistica è spesso stata interpretata da guest, non so quale siano le motivazioni di tale scelta ma visto il risultato ottenuto non posso che compiacermene.