RADIATION SICKNESS – Reflections Of A Psychotic Past
I motivi per i quali una band decida d'interrompere l'attività per due decadi e poi di botto rinascere e finalmente debuttare possono essere molteplici: alle volte è soltanto la voglia di suonare, altre di portare a conclusione discorsi intrapresi e mai realmente realizzati, altre ancora il pensiero che sia il momento giusto. Quale fra queste ragioni, o una differente, possa aver spinto i Radiation Sickness al ritorno in vita poco importa, finalmente dopo aver prodotto due demo, due ep e due split sino al 1990, è stato sfornato un primo album che mette a disposizione il nuovo materiale e parte del vecchio ri-registrato. Le tracce a partire dalla numero otto sino alla diciannove appartengono originariamente al secondo ep "The Other Me – A Journey Into Insanity", vediamo com'è messa la situazione.
La formazione adesso è composta da Doug Palmer alla voce, Tom Ball alle chitarre e backing vocals, Mike Herald a percuotere le pelli e Byron Holton al basso. I ragazzi hanno deciso di non guardare avanti per nessun motivo, proposta retrò, attitudine retrò, da dove si erano interrotti hanno ripreso, tanto che fare una distinzione netta tra il materiale prodotto odiernamente e ciò che rappresenta il passato riverniciato per l'occasione è inutile, unica soluzione e via.
La pressione, l'istintività genuina, elementare e alle volte anche un po' scontatella dei brani in più di un'occasione sembrano voler dire noi siamo qui a suonare ciò che ci piace, nulla di più. I nomi che ruotano come influenza da tirare in ballo per la parte più death sono Napalm Death, Autopsy (è chiaro il riferimento a "Tripping In The Seas Of Madness") ma non essendo il death l'unico territorio esplorato, troviamo in scaletta più di un brano che potrebbe venir in parte, e più, fuori da gruppi quali D.R.I. e Cryptic Slaughter, cito "Demented Love Song". Nella seconda parte però più di un titolo possiede quel tipo d'impronta, così come ne emerge una stranamente rockeggiante in stile Stooges che si fa strada fra una serie di riff e ripartenze spietate in "Escape To Insanity".
Probabilmente siamo fuori tempo massimo. In che senso? Rilasciato vent'anni fa, "Reflections Of A Psychotic Past" avrebbe goduto di una maggior esposizione, in questo momento invece pare di essere dinanzi all'ennesima più che discreta operazione nostalgia che metti nello stereo godendotela, ma dalla quale vieni attratto all'istante per poi dimenticartene poco dopo, data l'innumerevole quantità di proposte similari che circolano nell'ambito del revival.
Certo qui non è proprio di revival che si parla, la data anagrafica di nascita gioca a favore dei Radiation Sickness, il risultato godereccio seppur di poco sopra la media è invece solo un assaggio di ciò che in futuro potrebbero realizzare, staremo quindi a vedere cosa saranno capaci di proporre.
Per ora consiglio il possibile acquisto di "Reflections Of A Psychotic Past" esclusivamente ai fruitori ossessivo-compulsivi di album di stampo similare, i rimanenti mettano a disposizione l'udito e ponderino sul da farsi.