RÉSISTANCE – Bang Your Fucking Skull
Gruppo: | Résistance |
Titolo: | Bang Your Fucking Skull |
Anno: | 2008 |
Provenienza: | Francia |
Etichetta: | Emanes Metal Records |
Contatti: |
non disponibili |
TRACKLIST
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DURATA: | 45:34 |
Ci sono band che non hanno davvero bisogno d'inventare nulla per dare all'ascoltatore ciò che desidera, ottenendo il massimo risultato con tre qualità fondamentali: attitudine, dedizione e passione. I Résistance, formazione francese di heavy-thrash, mettono in atto un piacevole quanto ben calibrato colpo dedicato a coloro i quali amano le radici dei generi citati, con la variante speed a sorreggere la situazione, con il debutto targato 2008 "Bang You Fucking Skull".
Il suono sporco e graffiante che percorre il disco è intriso di quella natura ottantiana fino all'osso che lo rende appetibile. I Nostri svariano sul fronte, con le accelerazioni ficcanti a dar spinta che si alternano con i richiami epici dello stile oscuro di realtà come i Manilla Road; e non credo sia un caso la scelta di coverizzare la loro "Necropolis", canzone estratta da quel "Crystal Logic" capolavoro di un'epoca metal passata e i cui i fasti sono difficili anche solo pensare di avvicinare.
I brani scorrono piacevoli e — come il titolo del lavoro consiglia di fare —, scuotere la testa a più riprese verrà naturale con le note emesse da "Considered Dead", condita da fraseggi orientaleggianti, e dall'incattivita quanto evocativa "…Rage", traccia anticipata dallo strumentale acustico "Open The Gates Of…", unica oasi di pieno respiro. La parte conclusiva della scaletta, iniziando dalla poc'anzi citata, vi sommergerà con un assalto senza sosta perpetrato fino a "Résistance" e che solo nella lunga "Satans Call…Through The River Styx" vedrà ricomparire — anche se per breve durata — il suono acustico nelle note che caleranno il sipario, una carezza giunta dopo una lunga serie di schiaffi.
La prestazione del gruppo è quanto di più genuino ci si possa aspettare, gronda sudore e passione, mentre il cantato ha bisogno di venire assimilato, in quanto certi tratti sbilenchi inseriti nell'esecuzione di Nathaniel non lo fanno digerire di primo acchito. Il resto non è perfetto e neanche pulito, concedetemelo: chi se ne frega. In un lavoro come "Bang Your Fucking Skull" la tecnica e la precisione contano davvero poco, sono piuttosto l'adrenalina e il desiderio d'ascolto che investono a farne un buon album; del resto non si può dire sia suonato male e la produzione segue di pari passo la linea stilistica intrapresa e portata avanti dai Résistance, sporca ma quanto e come si deve. Peraltro ci tengono a far sapere, citando testualmente il libretto informativo che this piece of metal has been recorded and mixed 100% analogic: per me è una gran cosa ascoltare ogni tanto suoni non digitalizzati.
Rilasciato in sole cinquecento copie, date una possibilità a "Bang Your Fucking Skull" e se vi piacesse provate a contattare i Résistance o fatevi un giro sul sito della loro etichetta, non si sa mai gliene sia rimasta ancora qualcuna che potreste far vostra.
Nota finale: la formazione ha pubblicato l'anno passato uno split con gli inossidabili Hirax e chissà magari presto verranno divulgate buone nuove riguardanti uscite future.