REVENGE – Survival Instinct
Gruppo: | Revenge |
Titolo: | Survival Instinct |
Anno: | 2014 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Fuel Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
|
|
DURATA: | 45:41 |
I Revenge sono un nome storico della scena metal italiana, fra i primi a farne parte negli anni Ottanta, rilasciando a metà di quella decade il seminale ep "Hot Zone" (1985). Sono trascorsi quasi trent'anni da quella pubblicazione e finalmente il trio originale composto dal batterista Eric Lumen, dal chitarrista Red Crotalo e dal cantante Kevin Throat (il quarto e ultimo elemento arrivato in casa è il bassista Vallo) ha avuto modo di realizzare il primo album intitolato "Survival Instinct".
Grinta e melodia sono il marchio di fabbrica dei Revenge, che viene subito spiattellato con "Dead Or Alive" (brano del quale è stato girato anche un video), grazie a una prova strumentale di classe e a un Kevin ispiratissimo dietro al microfono. Il suono classico è sicuramente un loro punto di forza: l'ottima "Crazy Nights", la dokkeniana "Cannonball" e la decisamente nostalgica e già nota "Home Again" (episodio che era stato inserito nella raccolta "Archives" insieme a "Shelter") spingono forte, mentre la doppietta che vede succedersi "Bite The Bullet" e "Not The Same" esalta; nel penultimo brano citato grazie al ritornello particolarmente accattivante e facilmente assimilabile.
Da quanto ho sinora scritto sembrerebbe di avere a che fare con una realtà sin troppo ancorata al vecchio e non è possibile affermare che ciò non sia vero, del resto l'anagrafe e le influenze sono percettibili, ma tutt'altro che determinanti nel giudizio, data la presenza nel quartetto di una indubbia personalità carismatica. Con "Survival Instinct" però è possibile ammirare una versione più matura e moderna dei Revenge che furono: la canzone che dà il titolo al disco è una limpida dimostrazione di come sia stata eseguita una bella e sgargiante lucidata al sound.
Forse è arrivata l'ora che i Revenge riscuotano quanto dovuto e questo rientro in gioco con un album di valore potrebbe riaccendere la passione di coloro che li seguirono negli anni Ottanta e aprire una strada all'interno dei cuori di nuovi fan, magari riuscendo a valicare anche i nostri confini nazionali. Con questo augurio e il suggerimento di non lasciare negli scaffali "Survival Instict", mi congedo per rimettermi all'ascolto ancora una volta.